Sembra ormai fatta per Miralem Pjanic alla Juventus: i dirigenti bianconeri verseranno nelle casse della Roma oltre 30 milioni di euro, prima però dovranno trovare l’accordo economico con il bosniaco sulla base di un quinquennale e preparare i documenti da firmare. Il colpo di mercato, comunque, pare ormai virtualmente chiuso.
Nonostante la ricca plusvalenza che la cessione del centrocampista frutterà dalle parti di Trigoria grazie alla clausola rescissoria prevista nel suo contratto (‘scontata’ della percentuale destinata a Pjanic), questa manovra di mercato non fa certamente piacere alla tifoseria giallorossa. Mentre il presidente Pallotta preferisce evitare di rispondere alle domande sulla trattativa, lamentandosi poi con i cronisti del fatto di essere continuamente pedinato in ogni suo spostamento in città (“Toglietevi da qui, smettetela, ve l’ho già detto. Basta, mi seguite tutto il giorno, tutti i giorni, datemi una pausa. Questo è il motivo per cui vengo così poco a Roma“), sui social si fanno sentire i tifosi romanisti per un addio in qualche modo emblematico. Pjanic è infatti l’ultimo superstite della prima campagna acquisti della Roma ‘americana’ (stagione 2011-12), che finora si è contraddistinta più per le plusvalenze sul mercato che non per i trofei messi in bacheca.
E proprio la cessione del bosniaco sembra allontanare i sogni scudetto dei sostenitori giallorossi, infuriati con Pallotta (accusato sulle varie emittenti radiofoniche romane di essere il braccio destro di Agnelli) e tutt’altro che teneri col giocatore. I profili social di Pjanic sono stati infatti sommersi di messaggi di ogni tipo. C’è chi non crede possibile il trasferimento a Torino, sperando in una fumata nera nelle prossime ore, chi accusa il giocatore di essere “un traditore, un mercenario” che ha preferito i soldi all’amore della piazza, chi si domanda “ma non era meglio il Barcellona? Potevi andare in qualunque squadra ma alla Juve proprio no?“, e chi già ha pronto il paragone col brasiliano Emerson, protagonista nel 2004 del cambio di casacca.