C’è grande attesa per i Giochi Olimpici Giovanili Invernali, in programma a Lillehammer da venerdì 12 febbraio. Dieci giorni durante i quali più di mille atleti di età compresa tra i 14 ed i 18 anni provenienti da oltre 70 paesi si cimenteranno in 70 gare nelle 15 discipline degli sport invernali. La rassegna multidisciplinare voluta dal Comitato olimpico internazionale (Cio) nel 2007 giunge alla seconda edizione, dopo l’esordio ad Innsbruck nel 2012. Una novità che vede i partecipanti impegnati non solo a livello agonistico ma protagonisti durante i dieci giorni della rassegna, anche quando non saranno in gara, in attività culturali ed educative sotto la guida di quindici campioni che il Cio ha designato come “Role Model”.
Quale occasione migliore come fonte di ispirazione per i giovani? L’Olimpiade invernale di Lillehammer 1994 probabilmente sarà rimasta ben impressa negli allora bambini Aksel Lund Svindal e Kjetil Jansrud, protagonisti assoluti della Coppa del mondo di sci alpino negli ultimi anni. E le immagini dei Giochi del 1994, forse l’edizione più osannata delle Olimpiadi invernali, saranno in qualche modo di nuovo negli occhi di tutti. In un’ottica di sviluppo sostenibile, infatti, la rassegna si svolgerà prevalentemente nelle strutture che hanno ospitato l’edizione dei Giochi Olimpici, opportunamente adeguate e ampliate. Il più grande nuovo investimento sarà il Villaggio olimpico a Stampesletta che verrà poi utilizzato per l’ospitalità di studenti.
Ma non mancheranno le novità. In via sperimentale si testeranno anche nuovi formati di gara in chiave olimpica, otto nuovi eventi. C’è grande attenzione per il monobob, la versione per single dello sport tradizionalmente a 2 o a 4. Niente più frenatori specializzati e ruoli predefiniti, un solo atleta che dovrà occuparsi di tutto, e la differenza la farà solo l’abilità del singolo perché a Lillehammer il bob sarà identico per tutti, nessun vantaggio da materiali e meccanica. E poi il cross country cross, una versione più avvincente dello sci di fondo: il formato sarà quello di una sprint a tecnica libera con round di qualificazioni e turni successivi a eliminazione diretta, ma oltre a potenza e velocità gli atleti avranno delle spettacolari complicazioni con salti e rotazioni.
La prima edizione ha visto affermarsi nel medagliere la Germania con otto titoli, sette argenti e due bronzi. Alle sue spalle la Cina con sette medaglie d’oro, quattro d’argento e quattro di bronzo e l’Austria che ha visto i suoi atleti trionfare in 6 competizioni come la Corea del Sud che però ha conquistato meno medaglie d’argento. L’Italia ha conquistato cinque medaglie, due d’oro, due d’argento ed una di bronzo, chiudendo in tredicesima posizione nel medagliere. I due titoli sono arrivati dal tracciato dell’Olympic Sliding Centre di Igls dove nella gara di coppia dello slittino maschile si sono imposti Simon Kainzwaldner e Florian Gruber e nel bob a due maschile dove hanno trionfato Patrick Baumgartner ed Alessandro Grande. I due secondi posti sono arrivati dalla squadra mista di curling (Amos Mosaner, Arianna Losano, Denise Pimpini e Alessandro Zoppi) che ha perso una tiratissima finale vinta dalla Svizzera per 6-4 e da Hannes Zingerle nel gigante maschile. Il bronzo è arrivato dallo short track femminile con la quindicenne Nicole Martinelli nella gara sui 500 metri.
Trionfatrice dell’edizione 2012 anche la biathleta tedesca Franziska Preuss con 2 medaglie individuali, oro nella sprint ed argento nell’inseguimento, e altri due ori nella tradizionale staffetta mista uomini e donne del biathlon e nella staffetta mista biathlon/sci di fondo. La tedesca, oggi ventunenne, ha confermato i risultati nel biathlon degli “adulti”, non solo in staffetta, ma anche a livello individuale con due podi in Coppa del mondo e un argento nella mass start del Mondiale di Kontiolahti 2015. Come si è affermata già la slovacca Petra Vlhova, oro in slalom speciale nell’edizione di Innsbruck, che in stagione ha colto il primo successo in slalom e altri due podi in Coppa del mondo. L’austriaco Marco Schwarz, oro in combinata e superG, ha colto a Campiglio il primo podio nella Coppa del mondo di slalom. Attende ancora la consacrazione fra i grandi la figlia d’arte Estelle Alphand, tre medaglie individuali a Innsbruck, oro in superG e argento in slalom gigante e supercombinata, quest’anno per la prima volta a punti in Coppa del mondo sulle orme di papà Luc.
Questa la lista dei 37 azzurri presenti in Norvegia, 20 ragazzi e 17 ragazze. Portabandiera della spedizione sarà lo slittinista Felix Schwarx.
SCI ALPINO – Uomini: Pietro Canzio e Michael Tedde. Donne: Sofia Pizzato e Carlotta Saracco.
SCI DI FONDO – Uomini: Luca del Fabbrio. Donne: Chiara De Zolt Ponte
COMBINATA NORDICA – Uomini: Aaron Kostner
SALTO CON GLI SCI – Uomini: Alessio Longo. Donne: Lara Malsiner
SLITTINO – Uomini: Felix Schwarz, Fabian Malleier, Ivan Nagler e Lukas Gufler. Donne: Marion Oberhofer
BIATHLON – Uomini: Patrick Braunhofer, Cedric Christille. Donne: Irene Lardschneider, Samuela Comola
SNOWBOARD – Donne: Caterina Carpano
FREESTYLE – Uomini: Tobias Knollseisen. Donne: Sophia Insam
CURLING – Luca Rizzoli, Alberto Zisa , Martina Ghezze e Stefania Constantini
ICE HOCKEY – Donne: Anita Muraro
SHORT TRACK – Donne: Gloria Ioratti
PATTINAGGIO DI VELOCITA – Uomini: Francesco Betti e Jeffrey Rosanelli. Donne: Noemi Bonazza e Chiara Cristelli
PATTINAGGIO DI FIGURA – Uomini: Adrien Bannister. Donne: Lucrezia Gennaro. Danza: Edoardo Caputo e Irma Angela Caldara; Pietro Papetti e Francesca Righi