Sarà Marsiglia-Atletico Madrid la finale dell’edizione 2017-18 della Europa League. Le due squadre si affronteranno all’interno del Parc Olympique Lyonnais mercoledì 16 maggio alle ore 20:45 italiane. In palio ci sarà il prestigioso trofeo vinto dal Manchester United durante il corso della passata stagione. L’Atletico arriva in finale dopo aver avuto la meglio nell’insidioso doppio confronto con l’Arsenal pareggiando all’Emirates Stadium e vincendo per 1-0 al Wanda Metropolitano. Discorso diverso per quanto riguarda il Marsiglia che tra le mura amiche trova il successo per 2-0 per poi crollare in casa del Salisburgo subendo lo stesso risultato. Match prolungato ai supplementari e deciso al 116° minuto grazie al colpo di testa di Rolando.
Atletico Madrid – Arsenal 1-0 – È Diego Costa l’uomo che decide la sfida di ritorno in Spagna. Il centravanti della squadra di Simeone sblocca l’incontro durante il corso del secondo minuto di recupero del primo tempo. L’attaccante vince il duello fisico con il diretto marcatore e tira una sassata a botta sicura imparabile per Ospina. Arsenal stanco e fuori forma, la carriera di Wenger termina con il grande rammarico di non aver potuto giocare un’ultima finale europea.
Salisburgo – Marsiglia 2-1 d.t.s. – Succede di tutto alla Red Bull Arena dove il Salisburgo vince per 2-0 nei regolamentari riuscendo a prolungare la gara ai supplementari nel tentativo di ribaltare completamente il risultato dell’andata. Haidara segna l’1-0 al 53° poi il clamoroso autogol di Sarr spiana la strada alla squadra austriaca che prende sempre più coraggio e sfiora l’impresa nei 90 minuti. La partita termina ai supplementari in una maniera incredibile: calcio d’angolo regalato dal direttore di gara per una clamorosa svista e Rolando, al 116°, buca il portiere segnando di testa il gol valevole per la finale. Grandi proteste nel finale di gara e tanto nervosismo con Haidara che abbandona il campo per doppia ammonizione a seguito di una gomitata. Garcia vola in finale ma il pubblico austriaco fischia sonoramente la squadra arbitrale.
