TORINO (3-4-1-2)
Sirigu 6.5
Respinge su Murgia, para il rigore a Luis Alberto e blocca su Leiva: basterebbero queste tre parate per guadagnarsi una buona fetta di stipendio, ma non contento si ripete nel secondo tempo ancora su Leiva che va a complimentarsi con lui. Nulla può, però, sul gol di Milinkovic-Savic
Burdisso 5.5
Si aspettava il duello con Immobile, ma complice l’infortunio dell’attaccante napoletano si ritrova a fare a sportellate con Caicedo: l’argentino soffre la fisicità dell’ecuadoriano andando in difficoltà nel corpo a corpo e facendosi quasi sempre sovrastare.
N’Koulou 5
Ha sulle spalle la responsabilità del calcio di rigore, la sua entrata su Milinkovic-Savic è inutile quanto dannosa. Svagato e disattento per tutto il match, perde praticamente ogni duello con gli avversari.
Moretti 5.5
Caicedo è un cliente scomodo, la sua forza fisica lo mette in difficoltà soprattutto quando c’è da anticipare l’attaccante laziale. Prova con tutti i mezzi a contrastare il suo strapotere fisico, ma riuscendoci in pochissime occasioni.
De Silvestri 6
Per lui è la partita del cuore, non è semplice affrontare chi ti ha cresciuto. Parte forte, sulla destra ingaggia, ma soprattutto vince, tutti i duelli andando anche alla conclusione e sfiorando il gol. Piano piano, però, si affievolisce cominciando ad accusare qualche imbucata di troppo.
Rincon 5.5
Ha il compito di gestire la manovra granata, ma il pressing di Leiva e Murgia lo mette spesso in difficoltà costringendolo ad accelerare la giocata. Cerca di sopperire con il fisico e la grinta, il temperamento non gli manca ma finisce per perdersi. (Dal 76′ Niang s.v.)
Baselli 6
In mediana con Rincon, non disdegna le sortite offensive dove cerca di creare grattacapi alla retroguardia biancoceleste. Cerca di mettersi in mostra andando a pressare i centrocampisti laziali, ma rimedia un’ammonizione francamente evitabile.
Molinaro 5.5
La fascia sinistra è di sua competenza, ma appare troppo timido. Forse preoccupato dalla spinta di Marusic si limita a difendere la sua zona: avrebbe un paio di palloni interessanti sul suo sinistro, ma gli manca la convinzione per trasformarli in occasioni da gol.
Ljajic 6
Mazzarri lo schiera dietro le due punte per farlo essere sempre nel vivo del gioco, lui ripaga con un primo tempo di buona fattura in cui mette in mostra giocate interessanti e visione da trequartista consumato. Purtroppo per i granata, però, si spegne alla distanza.
Edera 5.5
Il talento, messo in mostra soprattutto nel primo tempo con un paio di agganci volanti e qualche bella giocata, non si discute, ma non può essere lui a risolvere i problemi offensivi del Torino. Ci prova con qualche spunto sulla destra senza però a mettere in apprensione la difesa laziale. (Dal 62′ Iago Falque 6: con il suo ingresso il tasso tecnico si alza notevolmente, le sue iniziative mettono i brividi alla difesa laziale ma troppo spesso si perde sul più bello.)
Belotti 5
Il Torino si affaccia poco e niente dalle parti di Strakosha, è ovvio che non può essere la sua partita. I compagni lo assistono poco e male, lui cerca di dare la carica correndo dietro a qualsiasi pallone vagante ma si sfianca in un pressing che gli toglie lucidità.
All.Mazzarri 5.5
Il suo Torino, senza più obiettivi, appare un po’ spuntato: due punti nelle ultime 4 partite non sono uno score da invidiare, deve trovare rimedi per invertire la rotta prima della fine del campionato.
LAZIO (3-5-1-1)
Strakosha 6
Una serata quasi di riposo per lui, impegnato in una sola occasione da De Silvestri al quale risponde respingendo con sicurezza. Non corre grossi pericoli, trasmette sicurezza a tutto il reparto. Unico neo l’ennesima ammonizione per perdita di tempo, un vizio decisamente fastidioso.
Luiz Felipe 6.5
Sta crescendo bene il giovane brasiliano, con de Vrij forma ormai una coppia collaudata. Se la Lazio non corre praticamente pericoli il merito è anche suo.
de Vrij 6.5
E’ la sua quartultima partita con la Lazio, ma l’impegno è quello dei giorni migliori. Contrasta e anticipa che è una meraviglia infondendo sicurezza a tutta la difesa laziale. Non sarà semplice sostituirlo.
Radu 6
Dalla sua parte il Torino non affonda spesso, ma quando lo fa trova il romeno a fermare ogni iniziativa. Prova a farsi vedere anche in attacco appoggiando i compagni fino a quando un infortunio muscolare lo costringe ad abbandonare il campo. (Dal 46′ Caceres 6: un tempo per confermare che, in questa Lazio, può ambire a un posto da titolare. Tanta grinta e sostanza, non bada a fronzoli pur di portare a casa il risultato)
Marusic 6
Non una delle sue migliori serate anche se si fa spesso vedere in avanti appoggiando le iniziative dei compagni. Va su e giù per tutta la fascia diventando all’occorrenza quinto difensore o ala. Prezioso.
Murgia 6
Inzaghi lo manda in campo dall’inizio al posto dell’infortunato Parolo, gli sarebbero bastati 36 secondi per ripagare la fiducia del proprio allenatore ma il suo sinistro finisce dritto su Sirigu. Ordinato e diligente, una prestazione sufficiente.
Leiva 6.5
Solita grinta e fosforo, il brasiliano è ormai una certezza. Contrasta, imposta, duetta con i compagni e cerca anche il gol ma stavolta trova Sirigu sulla sua strada a dirgli di no.
Milinkovic-Savic 7
Gioca a tutto campo, Inzaghi gli lascia libertà di movimento e lui la sfrutta al massimo. Vince praticamente ogni duello, si procura un rigore e segna il gol che sblocca una partita che sembrava stregata. Una prestazione da incorniciare la sua che lancia la Lazio verso un traguardo insperato a inizio stagione.
Lulic 6
Tanta corsa per l’esterno bosniaco, un motorino inesauribile su quella fascia. Ancora troppo impreciso, ma si fa perdonare mettendoci la grinta di chi vuole raggiungere un obiettivo prestigioso come la Champions League.
Luis Alberto 5.5
Sui suoi piedi c’è il pass Champions che lancerebbe la Lazio a +4 sull’Inter, ma dagli undici metri si lascia ipnotizzare da Sirigu. Condizionato per il resto del match dall’errore cerca troppo spesso la giocata personale facendosi perdonare in parte battendo il corner dal quale scaturisce il vantaggio laziale. (Dal 78′ Lukaku s.v.)
Immobile s.v.
Sente pizzicare dietro la coscia e chiede immediatamente il cambio: lascia il campo in lacrime per paura che la sua stagione sia finita. (Dal 15′ Caicedo 5.5: entra a freddo per sostituire Immobile, ma il compito non è dei più semplici. Lento e macchinoso, avrebbe due occasioni importanti per timbrare il cartellino nel secondo tempo, ma sbaglia malamente cercando colpi che non ha all’interno del proprio bagaglio tecnico)
All.Inzaghi 6.5
La sua Lazio è uno spettacolo: corre, lotta, crea gioco in ogni condizione. Non si abbatte dopo l’infortunio di Immobile scegliendo la soluzione più logica e incitando i suoi a gettare il cuore oltre l’ostacolo. I biancocelesti lo seguono portando via tre punti da Torino che hanno il dolce sapore della Champions.