Continua la marcia trionfale del Napoli che batte anche il Carpi per 1-0, nella 24esima giornata di Serie A, davanti a 42.000 spettatori allo stadio “San Paolo”. I partenopei giocano un match non facile, ma comunque ad alti livelli, con l’astuzia di chi non sottovaluta l’avversario, nonostante gli emiliani siano in zona retrocessione. La rete di Gonzalo Higuain dal dischetto ha allontanato i brutti ricordi di tutti i rigori sbagliati, il Pipita oggi ha anche centrato un altro record: ha segnato per sei partite di fila, raggiungendo Diego Armando Maradona nella stagione 87-88. I tifosi napoletani si sono presentati con la maschera di Koulibaly, un gesto ammirabile per mostrare solidarietà nei confronti del difensore, vittima di cori razzisti nella partita contro la Lazio.
Il Napoli si comporta da Napoli fin dal primo minuto, vuole continuare la scia di risultati positivi e, soprattutto, tenere la testa della classifica. Higuain non ha mai segnato al Carpi e cerca di rimediare già dall’avvio: il Pipita, al 2′, s’inserisce in un’azione e veloce e, da posizione defilata, prova la conclusione, ma Belec non gli concede nulla. Gli ospiti hanno una formazione compatta, ma i padroni di casa con dribbling e manovre veloci riescono il più delle volte a sfondare il muro della difesa. La partita si svolge principalmente nella metà campo del Carpi: gli azzurri aumentano l’intensità gradualmente, gli inserimenti rapidi di Insigne impensieriscono gli avversari, che non toccano quasi mai la palla. Il controllo incessante da parte della squadra campana innervosisce gli ospiti che marcano stretti e, al 23′, Sabelli stende Callejon in area. Tutto fa pensare che il fallo sia da penality, ma Doveri fa proseguire e non assegna rigore. Il match è un monologo del Napoli, che cresce minuto dopo minuto con Callejon che si fa sempre trovare pronto; i biancorossi, però, reggono bene, si rintanano nell’area piccola e difendono il pareggio. Dal 30′ i ritmi calano, il Napoli non è in grado di sbloccare il risultato e il Carpi percepisce il momento negativo, sfruttando l’occasione con l’unica azione pericolosa da segnalare: Letizia crossa per Lasagna che colpisce di testa, ma il pallone finisce al lato. I padroni di casa, dopo qualche errore di disattenzione, si riorganizzano e tentano di inserirsi nella fitta ragnatela della difesa biancorossa, ma il gruppo di Castori non è intenzionato a demordere e, alla fine del primo tempo, il risultato è fermo sullo 0-0.
La seconda frazione di gioco è altrettanto movimentata, il Carpi comincia a venir fuori, alza il baricentro e rischia qualcosa, permettendo così al Napoli di trovare qualche spazio in più. Dopo un’incursione di Mancosu, fermato da Albiol, il solito Callejon anticipa tutti e va in rete, ma per arbitro e guardalinee lo spagnolo è in posizione di fuorigioco. Le proteste del Napoli sono giuste: la decisione di Doveri è discutibile. Il doppio giallo per Bianco, punito con l’espulsione per un fallo su Insigne, lascia gli emiliani in dieci che si murano nuovamente in difesa. Si accende il match del Napoli, con un convincente Koulibaly che corre, difende e spinge contemporaneamente e, al 69′, si procura un calcio di rigore fondamentale per gli azzurri. Higuain, questa volta, dal dischetto non fallisce e permette al Napoli di passare in vantaggio. La partita prosegue con l’umore alto della squadra partenopea che non vuole accontentarsi dell’1-0 e ci prova con un tiro a giro di Insigne e un pallonetto troppo debole di Higuain. Gli ospiti continuano a fare catenaccio ma, di tanto in tanto, si concedono qualche ripartenza, dando dimostrazione di forza e di saper tenere testa alla capolista. La partita si chiude con la vittoria, non semplicissima, del Napoli che centra l’ottavo risultato positivo di fila e non mostra segni di cedimento.