Nella sera italiana del 19 aprile si è svolta la conferenza stampa dei piloti in presentazione del Gran Premio degli Stati Uniti, che si correrà nel weekend ad Austin. Il primo a parlare è stato, come due settimane fa, l’italiano Andrea Dovizioso. “Il sesto posto non è un buon risultato, ma in Argentina siamo stati comunque fortunati perché non eravamo molto veloci – ha detto il pilota Ducati -. Miller ha dimostrato che era possibile essere più veloci con una Ducati, quindi dobbiamo migliorare. Bisogna mantenere la calma e la concentrazione. Questa stagione credo possa essere diversa rispetto all’anno scorso, ci sono tanti piloti competitivi. Austin è una pista particolare, potrà succedere di tutto. Il podio? L’anno scorso abbiamo faticato, ma chissà questa volta… Ci saranno tante idee di cui parlare in safety commission, sarà utile per capire se è il caso di cambiare qualche regola. Le ruggini tra Rossi e Marquez condizionano tutti”.
Crutchlow è stato il vincitore del GP di Argentina, e ha guadagnato tantissimi punti in classifica piloti. Ecco le sue parole: “Il mio team ha lavorato benissimo, è un onore per noi avere questi risultati, sono molto felice. Magari sarò decimo a fine stagione, ma per adesso abbiamo fatto un buon lavoro. Non vedo l’ora di correre ad Austin. Le mie aspettative? Cambiano di curva in curva, i programmi cambiano di continuo, anche in base allo sviluppo della moto. Per essere costante, però, devi impegnarti sempre allo stesso livello. Se poi inizi a salire sempre sul podio, allora gli obiettivi diventano altri… Ho sempre sostenuto il movimento della MotoGP in Inghilterra, ma servirebbe qualcosa di più nel mio Paese per far crescere questo sport. Il mio team lavora molto bene, forse anche meglio del team ufficiale, Lucio fa un lavoro straordinario, non ci manca nulla. Sfruttiamo al meglio il materiale che ci fornisce la Honda. La differenza con il team ufficiale? Sono le risorse, è evidente. Però è bello per noi sapere di essere comunque competitivi. Miller è stato coraggioso, ma non è stato sufficientemente premiato per quello che ha fatto in qualifica. Saremmo dovuti partire in pit lane, ma è difficile dire quale sarebbe stata la soluzione migliore in quella partenza. Ma alla fine Miller è stato penalizzato”.
Jack Miller, partito dalla pole position, è arrivato quarto ed è stato lui a pronunciare le parole più significative della conferenza. “Sono soddisfatto dalla gara in Argentina, ho avuto tanta pressione sulle spalle, soprattutto dopo quella partenza anomala – ha detto l’australiano -. Ma è andata meglio rispetto al Qatar. La gara è stata un po’ da esaurimento nervoso, c’è stata tanta confusione con Marquez. Mi sarei preso a calci per l’errore che ho commesso nel finale, ma sono contento di essere rimasto nelle prime posizioni. Abbiamo avuto fortuna in Argentina, altre volte ho corso rischi importanti senza avere la stessa fortuna. Quest’anno però ho una moto competitiva e non si può sottovalutare nessun pilota. Bisogna controllare meglio le lotte in pista, siamo qui per gareggiare, ma la lotta va fatta in pista, non sui giornali. Non è bello manipolare la realtà da parte di alcuni giornalisti, e allo stesso modo alcuni piloti devono stare attenti nel rilasciare alcune dichiarazioni. Si sta sviluppando una situazione strana con tante persone che prendono posizioni diverse. Voglio ricordare la situazione che si verificò tra Simoncelli e Pedrosa. La vita è breve, e noi rischiamo la vita ogni giorno in pista, non ha senso prendere la posizione di uno o di un altro per alimentare la tensione”.
Dopo una serie di errori nel primo Gran Premio, in Argentina Johann Zarco si è riscattato con un bellissimo secondo posto. “Voglio continuare a sognare, quindi proverò a lottare anche qui ad Austin per il podio – ha dichiarato il francese -. Ho un anno di esperienza in più in MotoGP, ma Austin è un circuito complicato, c’è un primo settore con tanti cambi di direzione, staccate dure, curve molto veloci nell’ultimo settore. Sarà fondamentale trovare le giuste soluzioni con i tecnici, bisogna trovare la strada giusta su cui lavorare… Non mi pongo obiettivi, ma devo sempre scendere in pista con l’idea di vincere. L’anno scorso ho chiuso la stagione in crescendo, al momento sto mantenendo questo passo, quindi al momento sono perfettamente in linea con le mie aspettative. Mantenendo questa mentalità fino alla fine della stagione, potrei avere una bella sorpresa a fine anno. Qual è stata la penalità per Rossi quando diede un calcio a Marquez? L’ultimo posto a Valencia, ma era scontato che sarebbe finita al quarto posto. E’ una questione tra due piloti, devono trovare una soluzione tra di loro. Bisogna cercare di tenere la situazione sotto controllo, nella race direction ci sono delle brave persone che fanno un gran lavoro, poi dipende anche da noi quando corriamo in pista, dobbiamo essere bravi anche noi a mantenere le condizioni di sicurezza”.
E’ un inizio non così entusiasmante per Maverick Vinales, che non sta facendo volare la sua Yamaha. Ecco le sue parole: “Abbiamo portato a casa un buon bottino di punti in queste prime gare, ma cercheremo di fare ancora meglio ad Austin. Mi sento ottimista e non vedo l’ora di partire. Ancora non siamo al massimo, non ho trovato un feeling ideale con la moto, ma dobbiamo tenere alta la motivazione, per questo adesso non vedo l’ora di spingere ad ogni curva. Ogni pilota ha le proprie idee sul concetto di limite, sarà importante incontrarsi in safety commission per parlarne insieme. Bisogna capire qual è il limite in MotoGP, per capire fino a dove si possono spingere i piloti”
Alex Rins ha appena rinnovato il suo contratto con la Suzuki, ed è stato l’ultimo a parlare in conferenza. Ecco le sue dichiarazioni: “Stiamo facendo un bel lavoro, la moto mi dà belle sensazioni, in Argentina abbiamo fatto un weekend perfetto. La moto è migliorata tantissimo rispetto al 2017, quindi siamo sulla strada giusta. Sono molto contento di correre qui, ho dei bellissimi ricordi su questa pista. Dobbiamo cercare di mantenerci su questo livello, lavorando sodo per goderci al meglio la gara”.