Walter Sabatini, a più di un mese dalle dimissioni da direttore dell’area tecnica di Suning Sports, torna a parlare dell’addio al gruppo cinese e all’Inter in un’intervista rilasciata a Sky Sport.
“Nella mia strada ho incontrato tanti interisti, anche quando ero a Roma – ha detto Sabatini -, e ho creduto di non poter assecondare i loro desideri. Ho fatto una scelta dolorosissima perché l’Inter è il massimo dal punto di vista professionale. Volevo essere all’altezza e, non essendoci i presupposti, ho preferito ringraziare Suning per l’opportunità, ma io volevo fare il mio calcio e qui non potevo farlo – continua Sabatini ripetendo un concetto già espresso nel recente passato -. Mi devo scusare con i tifosi dell’Inter, quando sono arrivato, ho colto da parte loro un grande senso di fiducia, ma non potendo contraccambiare fino in fondo, per colpa di nessuno, ma per le procedure e per il modo di affrontare la vita del club che non erano affini al mio modo di sviluppare questa attività. L’Inter ha la forza e la qualità per venirne fuori. Spalletti è una garanzia, il calcio senza un pizzico di follia non si gioca. Lui pone attenzione ma lui vive il calcio come un’arte, è un allenatore veramente importante”.
ROMA IN SEMIFINALE DI CHAMPIONS – “La Roma la sento ancora mia, nove undicesimi della squadra li ho acquisiti io. Li seguo con grande affetto e la consapevolezza che potrebbero produrre un risultato leggendario. Me lo auguro”. Infine sul suo futuro: “Sarò pronto a qualsiasi nuova possibilità, senza calcio perdo l’orientamento nella vita. E’ la mia priorità”.