Andrea Conti parla ai canali ufficiali del Milan del suo ritorno tra i convocati di Gattuso nella sfida disputata prima della sosta per le nazionali disputata contro il Chievo e dell’emozione provata nel poter di nuovo essere in panchina. Il giocatore nella giornata di sabato 24 marzo ha giocato con la Primavera rossonera per mettere sempre più minuti nelle gambe e poter essere un giocatore fondamentale da qui fino a fine stagione.
“Sto bene. Dopo tanto tempo, per fortuna, inizio a sentirmi meglio. Non sono ancora al 100% ma mi sento meglio. Sono pronto per giocare qualche spezzone di partita, ma a esser sincero non mi sentirei ancora pronto a giocare dall’inizio” queste le parole del giocatore ex Atalanta a meno di una settimana dalla sfida che vedrà il Milan giocare contro la Juventus che prosegue dicendo: “Intanto sono tornato in panchina, ho provato una grande emozione, quasi come la prima volta. Dopo tanto tempo rivivere lo spogliatoio e le emozioni che ti dà la partita è stato per me molto importante”.
Infortunio che ha tenuto Conti lontano dal campo per diverso tempo e in cui diverse cose sono variate rispetto a prima: “Ho ritrovato un Milan in cui è cambiato tanto, sia nel modo di giocare che nelle caratteristiche della squadra”. Un ragazzo che ha affrontato un periodo non semplice a livello fisico stando vicino ai compagni e sentendo il loro supporto: “Ho sempre cercato di stare vicino alla squadra perché era la cosa che mi aiutava a stare meglio. Anche i compagni sono stati vicino a me e mi hanno aiutato ad affrontare questo percorso riabilitativo nel migliore dei modi”.
L’obiettivo del Milan? “Credo alla Champions, ci credevo già mesi fa quando i punti di distacco erano molti di più e non vedo perché non dovremmo crederci tutti adesso. Le rivali, come dice la classifica, saranno Inter e Lazio“. Andrea Conti vuole tornare alla migliore condizione per aiutare la sua squadra a raggiungere quel quarto posto: “Mi auguro di essere anche io una chiave per poter raggiungere l’Europa, spero di dimostrare sul campo di essere un’arma in più. Le gare contro Juventus e Inter decisive? Non lo so perché restano ancora più partite da giocare, sicuramente saranno importanti”.