“La Formula 1 senza la Ferrari non sarebbe più la Formula 1. Io ho creato questo business appoggiando sempre la Ferrari e loro hanno sempre appoggiato me. Darà fastidio a qualcuno ma la presenza della Ferrari ha calamitato soldi che poi si sono divisi anche gli altri“. Bernie Ecclestone rivela il “rapporto” fra la sua vecchia direzione F1 e la Ferrari in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’. L’ex numero uno ha risposto chiaramente alla domanda riguardo l’intenzione della nuova proprietà Liberty Media di “cancellare” il bonus di partecipazione di circa 70 milioni di dollari che ogni anno viene recapitato nelle casse della scuderia di Maranello: “Non è un bonus, ma un premio di partecipazione perché la Ferrari c’è da sempre. Io non ho mai regalato nulla, quando ho dato dei soldi c’era una ragione. Abbiamo distribuito a tutti dei quattrini, divisi in base ai risultati. Ad alcuni è stato però riconosciuto un extra per avere la certezza della presenza sino al 2020. Una garanzia per lo sport, gli organizzatori, le tv. Con penali pesanti nel caso decidessero di ritirarsi prima“.
Le continue frizioni tra Sergio Marchionne e la nuova proprietà della F1 hanno creato degli scenari oscuri per il futuro della Rossa nel campionato a quattro ruote. Marchionne ha infatti più volte minacciato di lasciare la Formula 1 in caso di stravolgimento di regole rispetto al passato. Ecclestone nell’intervista spiega: “Marchionne è una persona che, quando dice una cosa, la fa e non torna indietro. Gli uomini di Liberty devono quindi stare attenti a quello che hanno in mente. Un Mondiale senza Ferrari? Non riesco neppure a pensarci”.
Sulla riduzione dei costi e sulle possibili modifiche che Liberty Media vorrebbe apportare nei prossimi anni, Ecclestone risponde: “Non ci credo sinché non vedo. La natura della F1 è la differenziazione tecnica e non si può vincolare tutto. Anch’io sogno un Mondiale con 20 squadre e 20 motori diversi, però oggi è utopia. Forse Liberty Media sta pensando o facendo cose che non riesco a immaginare“.
Infine sul paragone Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, otto titoli mondiali insieme: “Sono due piloti completamente diversi. Per esempio, non mi sono piaciute un paio di cose che ha fatto Hamilton lo scorso anno, errori di guida – spiega Ecclestone – Non mi è sembrato lui. Ma è stato un attimo. Lewis è un pilota intelligente, probabilmente più veloce di chiunque altro. Vettel ha vinto quattro mondiali però il quinto con la Ferrari gli darebbe un’aura diversa, speciale. Lo sa e deve farne uno stimolo, non un complesso”.