Formula 1

F1, verso GP Australia 2018: Hamilton per il riscatto “personale”, Melbourne è un tabù

Lewis Hamilton - Foto Bruno Silverii

Primo Gran Premio stagionale e già si parla di riscatto per il campione del mondo in carica? Sì, e se si parla di Lewis Hamilton il tutto diventa normale se si passa sul lato “personale” del britannico. Il Mondiale 2018 della Formula 1 partirà nel week end 23-25 marzo con la classica tappa di Melbourne. Un circuito cittadino, veloce e tanto apprezzato dai piloti ma per Lewis l’Albert Park è un tracciato che nel corso della sua carriera ha causato qualche problema.

Fino ad ora 11 gare con due sole vittorie a fronte delle sei pole position. Hamilton vola in qualifica, con tanto di record del tracciato siglato nel 2017, ma pecca in gara venendo talvolta scavalcato dal passo gara di compagni e avversari. La prima vittoria arrivò nel 2008, a bordo della McLaren, nell’anno della vera consacrazione da campione del mondo poi il vuoto, fino al 2015. Lewis fallì numerose tappe nel confronto interno in scuderia proprio in McLaren nel 2010 e 2012 con Jenson Button per poi cedere nel 2014 e 2016 in Mercedes contro Nico Rosberg. Infine il 2017: pole position e lotta annunciata con Sebastian Vettel persa per una strategia ai box e per quel pizzico di timore di ingaggiare una battaglia con un Max Verstappen in grossa difficoltà gomme nel momento clou della gara.

Proprio l’anno scorso l’alba del Mondiale si tinse di rosso, con l’esultanza degli uomini della Ferrari e quel ripetuto pugno di Toto Wolff (team principal Mercedes) contro la piccola scrivania di controllo. Ma il 2017 è ormai un discorso archiviato, con tanto di titolo iridato. Hamilton accetta la sfida ed ora non basterà soltanto la pole position, il quattro volte iridato è carico per sfoderare il suo “hammer-time” contro tutti, da Vettel a Verstappen passando per il compagno di squadra Bottas.

SportFace