“Lewis è un quattro volte iridato, uno dei più grandi della Formula 1. È un rivale in pista, non nella vita e sconfiggerlo mi rende orgoglioso“. Sebastian Vettel si racconta a ‘Sport Bild’ a pochi giorni dall’avvio ufficiale del Mondiale 2018 della Formula 1. Il tedesco, vice-campione del mondo 2017, prepara un’altra sfida ruota a ruota in cerca del trionfo in questa stagione sognando un duello con Lewis Hamilton o Fernando Alonso: “Onestamente non mi importa contro chi gareggio ma è ovvio che se batti Hamilton o Alonso è meglio perché ti fa esser orgoglioso, è elevatissimo il livello di questi piloti“.
La Ferrari SF71H, dopo aver ricevuto numerosi complimenti per la scelta della livrea, ha ben figurato nei test prestagionali 2018 a Barcellona. Vettel ed il compagno di squadra Kimi Raikkonen hanno chiuso la classifica dei giri veloci rispettivamente in prima e seconda posizione andando forte anche sul passo gara anche se il tedesco avvisa: “Mercedes e Red Bull hanno usato un solo tipo di pneumatico per la simulazione di gara, questo non si può fare in un vero Gran Premio ed influisce sulle strategie e sul risultato finale“. Seb si dice desideroso di voler avviare questa nuova stagione a bordo della Rossa: “Credo che la nostra SF71H sia una buona base da cui partire. Ho molta fiducia nella squadra e nella nostra auto, lavoreremo sullo sviluppo per migliorare ancora il potenziale. Abbiamo fatto un buon lavoro anche in termini di distanza percorsa coprendo in totale 4323 km e non abbiamo mai avuto nessun vero problema sulla macchina“.
Tra motivazioni e “pressioni”, per Vettel sarà un Mondiale davvero importante nel tentativo di riscattare la delusione della passata stagione: “In Ferrari siamo tutti motivati ed io stesso mi metto pressione da solo. Bisogna avere sempre quella fame che ti permetta di mantenere alte le motivazioni, conta restare freddi ed analitici, facendo un passo alla volta“. Sugli errori commessi nel 2017, tra Azerbaijan e Singapore, Seb commenta: “Non si dovrebbero superare certi limiti ma a volte nella vita succede e se ciò non accadesse io penso sarebbe vita. Tutti possono giudicare e farsi un’opinione ma alla fine è andata così. Poteva andar meglio e soprattutto Singapore è stata difficile da digerire, certo poteva andar meglio ma è successo“. Infine sulle novità introdotte nel 2018 dall’halo alla sostituzione delle grid girls con i grid kids: “Halo? Non è bello esteticamente ma va giudicato per la sicurezza: se anche una sola vita può esser salvata grazie ad esso verrà giustificata la sua utilità. Sulle ‘ombrelline’, mi va bene anche perché vedere i bambini in pista, come accade nel calcio da tempo, è una bella idea per la Formula 1“.