Il calcio non è tutto rose e fiori. Lo sa bene Per Mertesacker che si è lasciato intervistare dall’emittente tedesco Der Spiegel in quella che è di fatto la sua ultima stagione da calciatore professionista. “Sono arrivato al limite. Mi dicono tutti che essendo il mio ultimo anno devo dare il massimo, ma io non ce la faccio più. Preferisco stare in panchina, o, meglio ancora, in tribuna. Con la partita d’addio sarò finalmente libero”. Il difensore tedesco ha continuato, spiegando: “Spesso secondo me gli infortuni sono mentali. Ogni volta che arrivavo al limite mi facevo male. Diciamo che è un po’ come se il corpo aiutasse l’anima”.
Mertesacker, attuale giocatore dell’Arsenal, chiarisce i motivi di questo sfogo, ritornando anche ai Mondiali del 2006: “I giocatori vengono valutati solo per le loro prestazioni. Non giochi più per divertiti: devi rendere, sempre, senza se e senza ma. Semifinale contro l’Italia? Ovviamente ero dispiaciuto per l’eliminazione, ma più che altro ero sollevato. Me lo ricordo ancora come fosse oggi. Pensavo solo: è tutto finito, è tutto finito. Finalmente è tutto finito”.