“Pronto, sono Juan Lobato e ho appena vinto sul traguardo di Hatta Dam.” Il corridore spagnolo della Movistar conquista la terza e penultima frazione del Dubai Tour 2016, con una spettacolare azione che ha annichilito tutti i favoriti della vigilia. Dal francese Philippe Gilbert (Bmc), partito troppo presto per poi piantarsi sul più bello, a Fabian Cancellara (Trek-Segafredo), giunto quarto. All’arrivo l’iberico ha festeggiato con la sua tipica esultanza, mimando una telefonata. Ma in quel di Dubai c’è spazio anche per l’Italia: la maglia blu di leader della corsa, infatti, passa dal veronese Elia Viviani al milanese Giacomo Nizzolo, che dopo due terzi posti nelle prime due tappe si piazza secondo alle spalle del vincitore di giornata. In vista del finale di domani il velocista della Trek sogna in grande, per quella che potrebbe essere la sua prima corsa a tappe della carriera.
La frazione è caratterizzata da una fuga con protagonisti sei uomini: il taiwanese Feng Chun Kai (Lampre-Merida), gli spagnoli Francisco Mancebo (Skydive Dubai) e David Lozano Riba (Team Novo Nordisk), il marocchino Essaid Abelouache (Al Nasr), l’australiano Hayden McCormick (One Pro Cycling) e l’inglese Andrew Tennant (Team Wiggins). Quest’ultimo, il primo a mollare sulle prime rampe di giornata, viene ripreso a 16 chilometri dal traguardo, quando la Sky del leader della corsa Elia Viviani aumenta il ritmo per ricucire il gap con gli uomini di testa. Poco dopo, su una rampa piuttosto impegnativa, iniziano scatti e contro scatti in testa al gruppo; mentre i fuggitivi della prima ora vengono risucchiati uno dopo l’altro dal plotone della maglia blu, l‘Astana prova a mischiare le carte, attiva con tre corridori, Dmitrij Gruzdev, Laurens De Vreese e Lieuwe Westra. Niente da fare nemmeno per questi attaccanti. Il gruppo affronta compatto la salitella finale. Si lotta per prendere le prime posizioni. Il primo a rompere gli indugi è Philippe Gilbert (Bmc), ma il francese non ha la gamba dei giorni migliori. Di tutt’altro spessore l’azione di Juan Lobato, che prende un discreto vantaggio e poi resiste al ritorno di Giacomo Nizzolo e di Silvan Dillier (Bmc), i due piazzati d’onore della tappa regina del Dubai Tour.
Da segnalare il ritiro prima della partenza del corridore della Tinkoff Michael Rogers per i noti problemi cardiaci che lo affliggono ormai dal 2001, quando gli venne diagnosticata un’anomalia. Dopo i controlli di rito a cui è solito sottoporsi al termine di ogni tappa, i medici hanno sconsigliato al 36 enne australiano di prender parte alla terza frazione. Sabato 6 gennaio quarta e ultima tappa: 137 chilometri nel circuito cittadino. Giacomo Nizzolo dovrà guardarsi le spalle da Juan Lobato, che insegue nella generale con due secondi di ritardo e soprattutto da Marcel Kittel, terzo a sei secondi.