Il torneo di qualificazione olimpica di volley femminile si chiude con una giornata inutile per quanto riguarda le posizioni che contano. Le prime quattro classificate, erano già certe della qualificazione già dopo le partite di ieri e nessun risultato avrebbe impedito all’Italia, all’Olanda, al Giappone e alla Corea del Sud di volare a Rio 2016 quest’estate. Per questo motivo praticamente tutte le squadre hanno preferito schierare le giocatrici meno utilizzate del torneo, permettendo loro di fare esperienza in vista dell’olimpiade.
Ad aprire le danze è la sfida tra la Repubblica Domenicana e la Corea del Sud. La squadra asiatica, priva di buona parte delle titolari, su tutte il capitano Kim Yeon-Koung, perde 3-0 (25-23, 25-11, 28-26) senza opporre particolare resistenza al gioco delle domenicane. A seguire è stata la volta della grande delusa del torneo: la Thailandia, che vince 3-0 (25-17, 26-24, 25-23) contro il Perù e si ferma ad un solo punto dalla qualificazione. Decisiva in tal senso la sconfitta al tie-break contro le padrone di casa del Giappone nella quarta giornata del torneo. Sarebbe bastato vincere quel quinto set per scavalcare ben due posizioni in classifica e raggiungere il terzo posto con annesso pass per Rio.
A chiudere definitivamente il torneo è la partita tra la squadra favorita del torneo, l’Olanda, e la squadra ospitante del Giappone. Partita altrettanto inutile ma, a differenza delle altre gare di giornata, decisamente più spettacolare. Il 3-2 (20-25, 25-13, 21-25, 32-30, 15-11) finale a favore delle nipponiche, fra l’altro, permette all’Italia di raggiungere un insperato primo posto nella classifica definitiva, seguita proprio dalle olandesi e dalle due formazioni asiatiche. Un primato fine a se stesso ma che serve alle azzurre per raggiungere l’olimpiade brasiliana con più stima nelle proprie capacità, in attesa di sfide decisamente più prestigiose di quelle affrontate in questo divertente, seppur non esaltante, torneo giapponese.