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Fabio Fognini avanza al terzo turno dell’ATP 500 di Rio de Janeiro, battendo in tre set lo statunitense Tennys Sandgren. Finisce 4-6 6-4 7-6 in 2 ore e 16 minuti. Il ligure gioca una partita molto solida e in fin dei conti bella anche per merito della prestazione dell’americano. I due se le danno dal primo all’ultimo scambio ma alla fine è l’azzurro in rimonta a farcela. Ricordiamo che questa è una settimana importante per Fabio che proprio qui in Brasile potrebbe fare nuovamente l’ingresso in top 20. L’imperativo è quindi quello di arrivare più in fondo possibile per Fognini. Per l’azzurro al prossimo turno ci sarà lo sloveno Aljaz Bedene.
LA CRONACA – La partita inizia subito su ritmi alti. L’americano spinge da fondo campo trovando grande profondità. Fognini dalla sua prova a sostenere i prolungati scambi ed è anche il primo raggiungere palla break. Sandgren però è in forma e, dopo essersi salvato, attaccando ripetutamente con il dritto riesce a rubare il servizio al rivale. in un attimo si vola sul 4-1. Lo statunitense in generale è molto aggressivo e anche con la battuta spara colpi potenti. Chiaramente Fognini si ritrova costretto ad dover alzare il voltaggio dei suoi colpi e con il dritto non sembra tremare. Sul 5-3 Sandgren al servizio per il set per la prima volta fa mezzo passo indietro e Fabio spinge a tutta. Contro break. Quando tutto sembra essere tornato in parità, L’azzurro concede molto in battuta e l’americano porta a casa il parziale. 6-4 in 36 minuti.
Il secondo set parte sull’onda del primo parziale. Sandgren spinge a tutta con dritto e battuta, e Fognini deve arrancare. Le accelerazione del ragazzone USA mettono in seria difficoltà l’italiano. Gli scambi si sono molto accorciati e la partita scorre via rapida. Il vero problema di Fabio è che inizia a sbagliare molto ma Tennys non ne approfitta. Colpo dopo colpo Sandgren inizia a cadere e Fognini non se lo fa ripetere due volte. In un attimo è break. 4-2. L’azzurro a questo punto prova a gestire il vantaggio accumulato e rapidamente si porta servire per il set. Al momento di chiudere il braccio dell’italiano non è più preciso come lo è stato per tutto il set e Sandgren raggiunge palla break. Quando sembra poter tremare Fognini tira fuori i denti e chiude il set. 6-4 e tutto rimandato al terzo set.
Il terzo set si accende in una vera e propria lotta. La battaglia però non è solo tra i giocatori, quanto più con il giudice di sedia. Fognini come al solito non le manda a dire e anche Sandgren dice la sua. Fognini perde addirittura un punto per doppio warning, il clima è teso. Siamo in una fase molto delicata della partita e tutto è in un precario equilibrio. In campo i due rispondo a botte di vincenti tenendo con facilità i turni di servizio. La partita continua sui binari della parità e, un game dopo l’altro, senza che succeda nulla di particolarmente rilevante, si arriva al tie-break. L’azzurro parte meglio e trova subito un importante mini-break. nonostante qualche miracolo italico Sandgren rimette in parità i giochi, salvo poi crollare miseramente. L’americano però si riprende e arriva lui per primo a Match point senza però riuscire a concludere. Fognini a quel punto si ricorda di avere un talento come pochi e chiude la partita. 4-6 6-4 7-6.