Un Genoa audace e fortunato supera per 2-0 un’Inter timida ed insicura, che viene sorpassata dalla Roma e scivola al quarto posto. I Grifoni segnano due reti abbastanza casuali, ma l’inerzia del match è spesso dalla loro parte. Da subito si intuisce l’intenzione di Ballardini di giocare col baricentro altro per bloccare gli esterni di Spalletti, che faticano a creare occasioni. Lo stesso però vale per il Genoa, che ci prova ma sbatte continuamente su Skriniar e soprattutto su Cancelo, il migliore dei suoi. A ridosso del duplice fischio, però, arriva come un fulmine a ciel sereno il vantaggio dei padroni di casa. L’autogol di Ranocchia è una carambola clamorosa: Skriniar allontana in spaccata un cross di Zukanovic ma colpisce il compagno, con la sfera che finisce in rete. Al Marassi l’Inter è in svantaggio dopo una prima frazione tutt’altro che esaltante. Il Genoa nella ripresa va a nozze: l’Inter è costretta a sbilanciarsi e da una delle tante ripartenze rossoblù si genera il corner che porta gli uomini di Ballardini sul 2-0: tiro strozzato di Laxalt, Pandev è il più lesto di tutti in area di rigore e firma il più classico dei gol dell’ex. Spalletti prova a buttare dentro Rafinha, ma la fantasia del brasiliano da sola non basta: il Genoa inanella la terza vittoria consecutiva, l’Inter perde il terzo posto ai danni della Roma.
Genoa (3-5-2):
Perin 6.5
Subisce il primo tiro verso la sua porta dopo la mezz’ora, ma che tiro: lui vola e disinnesca il destro di Candreva.
Rossettini 6
Candreva non lo punta quasi mai. Unico appunto: potrebbe far meglio in fase di impostazione.
Spolli 6.5
Già nei primissimi minuti fa vedere un paio di buone chiusure: nel cuore della difesa, è sempre concentrato e raramente si fa cogliere di sorpresa.
Zukanovic 7
Importante nel chiudere con i tempi giusti verso il centro per tamponare gli inserimenti di Karamoh. Quando avanza propizia la rete del vantaggio e nella ripresa salva sulla linea un destro morbido di Eder.
Rosi 6.5
Vince il duello sia con Candreva che con D’Ambrosio: giocando leggermente avanzato, mette in crisi tatticamente l’intera catena sinistra dell’Inter.
Bessa 6
L’ex Verona, alla prima da titolare con la sua nuova maglia, appare dinamico e propositivo. Si trova a suo agio nel dialogare con Rosi verso l’out di destra (56’ Omeonga 6: più fisico e di interdizione rispetto al brasiliano, cambia la fisionomia del centrocampo del Grifone).
Bertolacci 6
Quest’oggi è obbligato a reinventarsi playmaker davanti alla difesa: il lavoro non gli riesce in maniera molto fluida, ma l’ex Milan gioca semplice ed è bravo nel non correre rischi in una zona delicata del centrocampo.
Hiljemark 6
Buona la fase di interdizione dell’ex Panathinaikos: significativo il suo recupero del pallone nell’azione che vale il vantaggio rossoblù.
Laxalt 6.5
L’uruguagio è sempre più l’anima di questo Genoa. La sua prestazione è buona e, nonostante sbatta spesso su un Cancelo in stato di grazia, riesce a trovare spazio sugli sviluppi di un calcio d’angolo e a fornire l’assist, anche se casuale, che vale il raddoppio.
Pandev 7
Il macedone è il grande ex della partita. Cerca di non dare punti di riferimento per allargare le maglie bianche della difesa avversaria, ci riesce sin dall’inizio e Ranocchia va in grande difficoltà. Molto pimpante, esce tra gli applausi di tutto lo stadio (80’ Lazovic SV).
Galabinov 5.5
Al contrario del compagno di reparto, il gigante bulgaro si vede poco. Fisicamente è dura farsi strada tra due pesi massimi come Ranocchia e Skriniar (77’ Lapadula 6: entra e arriva subito alla conclusione: ha grande voglia di riscatto).
All. Ballardini 6.5
Nella prima frazione il suo Genoa fa la partita. Il tecnico rossoblù stravince il duello tattico con Spalletti sulle fasce: Laxalt e Rosi giocano alti, bloccano le corsie ed i nerazzurri non riescono ad avanzare. Ottima la sua duecentesima panchina nella massima serie.
Inter (4-2-3-1):
Handanovic 5
Accenna l’uscita, poi fa un passo indietro. Più volte: in avvio rischia di combinare la frittata ma la traversa lo salva. Una sua mancata chiamata costringe Skriniar all’intervento scomposto che genera l’assurda autorete di Ranocchia.
Cancelo 6.5
Il portoghese è l’unico che riesce davvero a dar fastidio alla retroguardia del Genoa. Sa uscire dalla linea difensiva con una sicurezza ed una tecnica impressionanti, sempre giocando di prima ed in velocità. Chiude bene anche in fase difensiva quando Laxalt riesce ad allungare la falcata. Il migliore per distacco tra le fila nerazzurre.
Ranocchia 5
Si trova spesso in situazioni di uno contro uno con Pandev: in velocità il macedone lo mette in crisi. L’ammonizione poco prima della mezz’ora di gioco è emblematica. La sua sfortuna in occasione dell’autorete sfiora picchi incredibili.
Skriniar 5.5
Esce dal blocco con i tempi sbagliati, gioca troppo largo da Ranocchia e lo lascia spesso da solo di fronte a Pandev. Errorini tattici a parte, l’ex Samp si fa valere fisicamente nel cuore della difesa e allontana tutti i palloni che arrivano dalle sue parti. Sfortunato nella carambola che porta in vantaggio il Genoa.
D’Ambrosio 5
Tutti i suoi passaggi sono prevedibili e/o sbagliati.
Vecino 5
Soffre il pressing del centrocampo di Ballardini e tocca pochissimi palloni. Serata nell’anonimato. (62’ Rafinha 6: bastano pochi minuti per ammirare le sue qualità. La tecnica e la rapidità del brasiliano fanno la differenza: perché non ha giocato dall’inizio?)
Gagliardini 5.5
Dopo un periodo non facile iniziato con la prestazione no contro la Roma, l’ex Atalanta aiuta soprattutto in fase di interdizione, ma la combina grossa in occasione del raddoppio genoano quando viene attratto dal pallone e si dimentica di Pandev tutto solo in area di rigore.
Karamoh 5
Debuttò col Genoa, un girone dopo è alla seconda da titolare. Dopo l’ottima prova col Bologna, il diciannovenne francese tenta di far valere la propria rapidità sin dai primi minuti, poi fallisce una buona occasione. Nulla più.
Borja Valero 5.5
Molto in ombra tra le linee: lo spagnolo corre spesso a vuoto, giocando qualche pallone soprattutto in orizzontale. Tenta di prendere in mano la manovra offensiva quando viene abbassato sulla linea dei centrocampisti. Lontano dai fasti di inizio stagione (77’ Brozovic SV).
Candreva 5
Non riesce quasi mai a scappare a Rosi. Si rende pericoloso una sola volta, calciando dalla distanza. Sulla sinistra appare in affanno: il suo trecentesimo gettone in Serie A è molto deludente (77’ Pinamonti SV).
Eder 5.5
Cerca la profondità, accorcia, si propone e cerca di prendere posizione. Fa quel che può.
All. Spalletti 5
Il tecnico toscano perde la partita sulle corsie: Candreva e D’Ambrosio vengono imbrigliati e rappresentano un esperimento fallito, sulla destra Cancelo è l’unico che riesce a combinare qualcosa. I rimpianti sono tanti, le assenze non possono essere un alibi.