Ronaldo, ‘Il Fenomeno’, ha parlato in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ affrontando diversi temi tra i quali l’Inter, il Milan e la Nazionale italiana. Prime parole sulla stagione della squadra nerazzurra che sta vivendo un momento non facile: “Bisogna essere dentro le cose per valutare, ma a vedere il campionato da fuori sembrava davvero l’anno giusto. I tifosi per un po’ si sono divertiti e io ero supercontento di come andavano le cose”.
Anno giusto per quale obiettivo? “Non per vincere lo scudetto, ma per tornare almeno in Champions, questo sì”. Obiettivo che però l’Inter, secondo il campione può ancora centrare: “La classifica e la logica dicono che c’è tempo, la stagione è ancora lunga ma è necessario che sia quest’anno: rinviare ancora sarebbe una brutta frenata.”
Mercato di gennaio che ha posto come idea anche quella di un addio di Mauro Icardi con possibilità di trasferirsi al Real Madrid, altra squadra di cui Ronaldo ha vestito la maglia: “Io sono convinto che Icardi stia bene all’Inter, come sono stato bene io anche se ho sofferto tanto per gli infortuni e l’addio non fu quello che desideravo. Però, nonostante non sappia molto di mercato, credo che Icardi lo vogliano in tanti: andare al Real è un sogno per qualsiasi giocatore, non so per lui”.
Qualche commento da parte dell’ex calciatore anche su Spalletti e sulle sue aspettative sul tecnico ad inizio stagione: “Ad un progetto bisogna credere, bisogna dargli il tempo di funzionare. Quello che l’Inter ha fatto nei primi due mesi non poteva essere casuale: dicevano tutti che il miglior acquisto dell’Inter era stato Spalletti, no?” Ed in merito al valore dell’allenatore dell’Inter Ronaldo è d’accordo con Moratti: “Se è bravo come sicuramente è, adesso sta anzitutto a lui trovare la chiave per riportare certi giocatori a certi rendimenti”.
Ronaldo nell’intervista esprime un suo parere anche sulla gestione Suning: “Se il progetto di ripartenza dell’Inter doveva passare da un risanamento con limiti molto rigidi, forse era necessario spiegarlo con più chiarezza. Senza illudere i tifosi“ e sulla situazione del Milan: “Momento più difficile per loro che per l’Inter. Ma del club dei miei tempi praticamente non è rimasto nessuno, sbaglierei a giudicare senza sapere”. Parole di lode per il ritorno di Gattuso: “Allenarsi con lui era impressionante. E mi pare che qualche risultato si stia già vedendo”.
Stupore per la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali: “Quella sera non ero a casa, quando ho letto della mancata qualificazione mi è venuto un colpo. In Brasile ancora non ci credono, l’Italia è come una di quelle amiche che ad una festa ti aspetti sempre di incontrare. Ci si abitua a tutto, ma questa è grossa”.
Due parole di Ronaldo anche sul possibile ritiro di Buffon: “Nessuno ha il diritto di dire “Deve continuare”, “No, meglio che smetta” e allora copio le parole che ha detto Totti quando Gigi ha compiuto quarant’anni: gli auguro di lasciare il calcio quando vorrà lui, perché lo deciderà lui” e in risposta a Totti che ha detto che uno dei rimpianti e non aver mai giocato con lui: “Contraccambio il rimpianto, ci saremmo divertiti tutti e due, di sicuro”.
Scudetto? “Dopo tutto questo dominio della Juve mi piacerebbe che toccasse al Napoli, anche se da tifoso dell’Inter preferirei poter dire Inter”.
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