Dopo il successo della Inter primavera contro lo Spartak Mosca nel match di Youth League, Luciano Spalletti è stato fermato dai giornalisti e ha commentato anche le frasi che gli sono state attribuite dal Corriere della Sera. Il tecnico nerazzurro è partito dal presupposto che non rifiuta mai un confronto con i tifosi e nel caso particolare dichiara: “Dopo quell’Inter-Roma ho trovato tifosi della Roma fuori dalla rampa dello stadio e ho fatto delle foto. Ne ho trovati altri al ristorante e altri ancora addirittura sotto casa. Con quelli al ristorante ho fatto delle foto e ho parlato. A me mi sembra di non aver detto niente di particolare. Bisognerebbe valutare il peso delle parole. Per quello che ho letto mi sembra che gli argomenti siano gli stessi che tratto in conferenza stampa. Se c’è la volontà di attaccarmi da parte del Corriere della Sera ne prendo atto”.
“Se vi dovessi dire cosa ho detto, sinceramente non lo ricordo. Mi sembra una cosa un po’ strana fatta dal Corriere della Sera che è un giornale di Milano e ha tanti professionisti che vengono in conferenza. Rimango sorpreso. Prendo atto che c’è un voler far male. A me e all’Inter. Se mi si dice che dobbiamo trovare la soluzione al fatto che non vinciamo, va bene – dichiara Spalletti che infine aggiunge – A volte forse si ha il timore che risucceda quello che è successo negli scorsi anni e che non ci sia il carattere per sostenere quello che ci succede. Mi piacerebbe risentire quella conversazione: mi sembra ci sia la volontà di colpire Spalletti e l’Inter. Di voler far male”.