Giochi Olimpici invernali Pyeongchang 2018

Short track, PyeongChang 2018: Fontana guida il gruppo con il sogno di un’altra medaglia

Arianna Fontana
Arianna Fontana - Foto FISG

Un volo verso la Corea del Sud con l’onore di guidare l’intero gruppo azzurro da portabandiera: lo short track italiano e tutta la nazione intera si stringe attorno ad Arianna Fontana. L’avventura dei Giochi Olimpici Invernali 2018 di PyeongChang è ormai alle porte e lo short track azzurro potrà contare sulla presenza di ben sette atleti divisi in cinque donne, Arianna Fontana, Martina Valcepina, Cecilia Maffei, Cynthia Mascitto e Lucia Peretti, oltre ai due uomini Yuri Confortola e Tommaso Dotti.

FONTANA PORTABANDIERA E PORTA-MEDAGLIE? Nata a Sondrio il 14 aprile 1990, Arianna Fontana è la vera punta di diamante del nostro short track, grazie alla sua straordinaria esperienza (nonostante la giovane età) e le grandi capacità tecniche che la collocano fra le migliori al mondo. Arianna ha partecipato alle Olimpiadi di Torino (2006), Vancouver (2010) e Sochi (2014) archiviando degli ottimi risultati.

A 16 anni, all’esordio assoluto nella competizione olimpica, accolta dal calore del pubblico azzurro, conquistò la prima medaglia di bronzo partecipando alla staffetta 3000 m. Quattro anni più tardi, in Canada, portò a casa la prima medaglia individuale con il bronzo nei 500 m per poi presentarsi a Sochi nel 2014 salendo sul secondo gradino del podio sulla stessa categoria. L’avventura russa si conclude con altri due bronzi: nei 1500 m e nella staffetta 3000 m.

Il cammino verso PyeongChang è stato caratterizzato da numerose medaglie europee che le hanno permesso di vincere la classifica finale degli Europei di Torino (2017) e Dresda (2018). A livello internazionale, invece, nella stagione 2017/2018 della Coppa del Mondo di short track Arianna è riuscita a portare a casa due argenti nei 500 m a Budapest e Shanghai, arricchendo l’esperienza cinese con due bronzi nei 1000 m e nella staffetta 3000 m.

SI PUNTA ANCORA SULLA STAFFETTA FEMMINILE – La staffetta femminile azzurra ha da sempre prodotto ottimi risultati e le recenti prestazioni delle atlete sono un segnale più che positivo per questa avventura olimpica. Nei Giochi Olimpici l’Italia femminile ha conquistato una medaglia d’oro a Calgary nel 1988 e due bronzi a Torino nel 2006 ed a Sochi nel 2014. Il quartetto che proverà a salire sul podio sudcoreano sarà composto da Arianna Fontana, Martina Valcepina, Lucia Peretti e Cecilia Maffei (oltre a Cynthia Mascitto, altra azzurra convocata per la spedizione).

VALCEPINA PRONTA A STUPIRE? A rubar l’occhio, a seguito di una preparazione eccellente accompagnata da buoni risultati, è Valcepina, capace di trionfare proprio davanti alla sua portabandiera negli Europei di Dresda con la medaglia d’oro nei 500 e nei 1500 m. Martina, però, è ancora a caccia della prima medaglia olimpica individuale e PyeongChang rappresenta la più grande occasione della sua carriera.

IL MEDAGLIERE OLIMPICO – Dall’edizione del 1988 a Calgary fino ad oggi l’Italia ha conquistato un totale di 8 medaglie fra le categorie maschili e femminili (1 oro, 3 argenti, 4 bronzi). Gli azzurri occupano la sesta posizione nel medagliere “storico” con un netto distacco dalla prima piazza occupata dalla straordinaria Corea del Sud. Gli organizzatori dell’edizione 2018 detengono addirittura 42 medaglie con ben 21 ori in vetrina: in seconda posizione la Cina con un totale di 30 ed il Canada con 28.

ATTENZIONE A… – Nella categoria maschile, tra i 500 ed i 1000 metri, sarà una gara fra Sandor Liu Shaolin (Hungheria) e Wu Dajing (Cina). Tra i candidati per la medaglia ci sarà anche Samuel Girard mentre il sudcoreano Hwang Dae-heon proverà a dominare sulla distanza più lunga. Fontana e compagne nel femminile, invece, dovranno prestare estrema attenzione alle canadesi Marianne St-Gelais (500 m) e Kim Boutin (1000 m). Choi Min-jeong e Shim Suk-hee proveranno a scaldare il cuore del proprio pubblico dando vita ad un’ulteriore battaglia nei 1500 m, tra le sudcoreane sarà candidata al successo anche Min Jeong-choi nei 500 m.

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