Il commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte è stato assolto dal gup di Cremona Pierpaolo Beluzzi per non aver commesso il fatto nell’ambito del processo sul calcioscommesse che lo vedeva come imputato per frode sportiva. Nell’inchiesta, l’ex allenatore della Juventus, doveva rispondere in merito alla presunta combine di Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011 ed è stato processato con il rito abbreviato come richiesto dai suoi legali. Il procuratore Roberto De Martino aveva chiesto la condanna a 6 mesi e a 8 mila euro di multa per il prossimo tecnico del Chelsea, già squalificato dalla giustizia sportiva per omessa denuncia. I legali che hanno difeso Conte, l’avvocato Leonardo Cammarata e il collega Francesco Arata, si dicono soddisfatti della sentenza: “Era il risultato che ci aspettavamo, non ci siamo sottratti al processo, tanto è vero che abbiamo scelto il rito abbreviato. Sono stati anni di tensione, anche di amarezza ma ora è stata stabilita la verità”.
A commentare l’assoluzione del ct dell’Italia Conte da parte del gup di Cremona nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse anche il presidente della Federazione Carlo Tavecchio: “Apprendo con grande soddisfazione dell’assoluzione di Antonio Conte decisa oggi dal Tribunale di Cremona. Finalmente – sottolinea il numero uno della Figc – la sua posizione è stata chiarita, ma la mia fiducia in lui non è mai stata in discussione. Adesso siamo tutti ancora più concentrati sull’Europeo”. Nella giornata di oggi infatti il commissario tecnico azzurro renderà nota la lista dei 30 pre-convocati per il primo stage nel centro federale di Coverciano che si terrà dal 18 al 21 maggio. Poi alla fine del mese le convocazioni ufficiali prima della partenza per la Francia, prevista per l’8 giugno con direzione Montpellier.
Secondo Pierpaolo Beluzzi “non emergono elementi per ritenere che sia Conte sia Alessio (Angelo, ndr) fossero a conoscenza di operazioni di ‘scommesse’ collegate al risultato concordato della partita Albinoleffe-Siena, né tantomeno di ‘corruzioni’ a qualche giocatore coinvolto. Le valutazioni espresse dal pm, anche nella memoria agli atti, si limitano a esprimere concetti di ‘verosimiglianza’ o ‘probabilita’‘”. Inoltre, anche le intercettazioni tra “altri soggetti nella complessa indagine evidenziano unicamente un tentativo di contattare Antonio Conte, senza che risultino agli atti riscontri in questo senso“.