Caroline Wozniacki è la prima finalista degli Australian Open 2018. La testa di serie numero 2 del tabellone femminile ferma lo splendido momento di Elise Mertens, reduce da dieci consecutivi tra Hobart e Melbourne (nove se calcoliamo il walkover di Niculescu) per 6-3 7-6 (2) in un’ora e quaranta minuti. Si tratta della prima finale nel Major down under per la danese, la terza complessivamente a livello Slam dopo le due perse nel 2009 e 2014 agli Us Open. Nell’epilogo in programma sabato 27 gennaio, dunque, potrebbe finalmente sfatare un tabù che la perseguita per tutta la carriera, piazzando il secondo acuto consecutivo dopo aver chiuso il 2017 con il trionfo alle Finals di Singapore.
Nel primo set è un solo break a fare la differenza, quello messo a segno dalla Wozniacki nel quarto gioco. Dopo aver recuperato nel precedente da 0-30, la danese va a segno in risposta e allunga sul 4-1 nonostante una palla dell’immediato controbreak concessa dal 40-0. Da fondo sono però troppi gli errori della Mertens, che prova a mantenere un atteggiamento aggressivo con i piedi costantemente sulla linea di fondo per evitare di entrare nello scambio prolungato. Caroline, al contrario, fa muro e riduce all’osso i gratuiti (solamente 6 contro i 14 della sua avversaria, che ha addirittura un vincente meno) e, dopo aver visto sfumare un set point in risposta, chiude con autorità con un turno di servizio a zero nel nono game che vale il 6-3.
Nel secondo parziale la numero 37 al mondo prova a vender cara la pelle ma il suo slancio rischia di durare appena quattro giochi. Dopo aver annullato due chance di break in apertura di set, la belga torna infatti a disunirsi da fondo sul 2-2. La Wozniacki ringrazia e concede un solo punto in risposta sino al 5-4, momento in cui si presenta alla battuta per chiudere il match. Nel decimo gioco, mentre tutto sembrava procedere per il emglio sul 30-0, arriva il primo vero passaggio a vuoto dell’ex numero 1 al mondo. Con quattro punti persi consecutivamente e frittata completata con un doppio fallo sulla palla break, Caroline smarrisce completamente il filo del discorso cedendo di schianto alla tensione e rischiando di ritrovarsi catapultata al terzo. Sul 6-5 è infatti costretta a fronteggiare due set point consecutivi, annullati però brillantemente con un vincente con il colpo dopo il servizio. Solamente al quarto vantaggio interno la Wozniacki riesce ad impattare al tie-break e tirare un sospiro di sollievo: nel gioco decisivo ritrova solidità da fondo e raccoglie una serie di errori da fondo della Mertens, probabilmente ancora con la testa all’opportunità mancata precedentemente. La danese chiude così per 7-2 e attende Simona Halep in un match che non solo consegnerà il primo Slam a una delle due, ma sarà decisivo anche per il numero 1 nel ranking.