Dopo l’eliminazione a sorpresa di Alexander Zverev (qui la cronaca del suo match), la sesta giornata degli Australian Open 2018 manda in campo anche altri attesi big del tabellone maschile. Se la testa di serie numero quattro del torneo saluta Melbourne, non fallisce Dominic Thiem, numero 5 del seeding. L’austriaco ha infatti superato il francese Adrian Mannarino con il punteggio di 6-4 6-2 7-5, dopo due ore e otto minuti di gioco.
I due giocano il match esclusivamente da fondo campo, con sortite a rete praticamente nulle e servizio poco incisivo da parte di entrambi con percentuali con la prima palla pari al 71% per Thiem e al 54% per Mannarino. Le difficoltà del francese in battuta appaiono evidenti fin dall’inizio, con due break concessi in apertura dopo aver annullato tre palle break nel game inaugurale. Anche Thiem perde il servizio nel quarto gioco, ma poi controlla senza particolari patemi per il 6-4 del primo parziale. Mannarino subisce il break anche in apertura del secondo set e Thiem allunga sul 5-2 per poi chiudere comodamente, mentre il terzo parziale si rivela quello maggiormente equilibrato: anche qui il transalpino perde il servizio in apertura ma riesce a recuperare sul 2-2, per poi però cedere nell’undicesimo gioco. Thiem non si fa sfuggire l’occasione e chiude sul 7-5: agli ottavi se la vedrà con lo statunitense Sandgren, giustiziere di Wawrinka nel secondo turno.
DELPO KO – Se Thiem rispetta il pronostico, Thomas Berdych surclassa nettamente uno spento Juan Martin Del Potro, probabilmente ancora provato dalla battaglia nel caldo torrido con Khachanov del turno precedente. Il ceco supera l’argentino con l’eloquente punteggio finale di 6-3 6-3 6-2 in due ore e sedici minuti. Entrambi concedono parecchio al servizio (a fine match saranno 27 le palle break complessivamente giocate), ma Delpo perde due dei primi tre turni di battuta compromettendo di fatto il primo set. Non cambia la musica nel secondo parziale, con il gigante di Tandil che subisce il break in apertura e non sfrutta le occasioni per rientrare sul 2-2. Arriva invece un altro break di Berdych che chiude sul 6-3. Ancor più senza storia il terzo set, con il ceco che si invola sul 5-0 con il doppio break prima di titubare al momento della chiusura: Del Potro infatti salva cinque match point trovando anche un contro-break, ma alla fine cede con un doppio fallo emblematico. Per Berdych adesso ci sarà Fabio Fognini, che torna agli ottavi in Australia per la seconda volta dopo il 2014.
NOLE OK – Le uniche insidie del terzo turno per Novak Djokovic sono rappresentate da qualche fastidio fisico, che lo portano a chiamare l’intervento del fisioterapista ad inizio secondo set. Per il resto lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas cede con il punteggio di 6-2 6-3 6-3 in due ore e ventuno minuti. L’inizio del match è piuttosto contratto per il serbo, che non capitalizza le occasioni e anzi rischia di subire il break nel terzo game. Poi però Ramos perde per due volte consecutive il servizio e Djokovic chiude comodamente sul 6-2. Dopo i brividi per il medical time-out, Nole riprende a giocare con grande efficienza fisica nonostante qualche smorfia di troppo nella zona inguinale e dell’anca sinistra. Trovato il break del 3-1, il serbo rischia di nuovo nel settimo game ma poi chiude sul 6-3. Ramos dimostra di non avere le armi per mettere in difficoltà l’ex numero uno del mondo, che chiude con un altro 6-3 il match. Adesso per Djokovic ottavo di finale contro il giovane coreano Chung, capace di eliminare Zverev.
Una delle sorprese del torneo è senza dubbio Marton Fucsovics: l’ungherese raggiunge gli ottavi in uno Slam superando 6-3 6-3 6-2 l’argentino Nicolas Kicker al termine di un match senza storia. Dopo aver eliminato il numero 13 del seeding Sam Querrey, il magiaro adesso affronterà Roger Federer.
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