Inizia con il botto l’Europeo della Serbia padrona di casa. Davanti a 11mila spettatori gli uomini di Kovačević regalano spettacolo: nella prima partita del Gruppo A schiantata la Slovenia, il 5-1 con cui i padroni di casa si prendono la vittoria non ammette repliche. Eppure sono gli ospiti a trovare il vantaggio con una punizione di Igor Osredkar che gela l’intera Belgrado Arena dopo neanche 3 minuti di gioco. Superato lo choc iniziale la Serbia riprende a macinare gioco, la svolta arriva grazie al sesto fallo di squadra sloveno che spalanca le porte al pari: Janjić non si pregare e trova l’1-1. Poi sale in cattedre Kocić che nel primo minuto della seconda frazione porta avanti i suoi. Messa la freccia la Serbia ingrana la quarta: Rajčević serve il tris, ancora Kocić cala il poker. A mandare in estasi il pubblico ci pensa Pršić che va in rete dalla sua metà campo. Padroni di casa che portano i primi 3 punti a casa, l’avventura inizia nel migliore dei modi.
L’altra sfida di giornata, invece, vedeva la favorita del Gruppo B, la Spagna, opposta all’Ungheria. Gli infortuni rischiano di condizionare il cammino spagnolo, ma le Furie Rosse dimostrano ancora una volta di essere squadra vera. Il destino dà, il destino toglie: e se è vero che la squadra di José Venancio López deve rinunciare a Adri, Aicardo, Sergio Lozano e Fernandao che non hanno potuto prendere parte alle fasi finali, così come il capitano Ortiz non è a disposizione per la fase a gironi, può contare sulla sfrotuna di Nemeth che al 7° devia nella propria il cross di Bebe che dà il via alla goleada spagnola. Ad arrotondare il punteggio ci pensano Bebe e Miguelìn con una doppietta, in mezzo l’illusoria rete di Dróth per l’Ungheria. La Spagna non si ferma, la rete di Andresito la mette al riparo da pericoli, quella del numero 11 ungherese a rendere meno amaro il punteggio e la personale doppietta.