Nel corso della 5ª tappa del Giro d’Italia 2016 con arrivo a Benevento vinta in volata da André Greipel, una caduta dell’estone della Katusha Rein Taramae ha creato scompiglio nel gruppo. Alcuni corridori sono stati costretti quasi a fermarsi e per questo si è creato un buco tra le ruote dell’ultimo corridore del drappello di testa e le ruote del primo corridore della parte grossa del plotone. Vincenzo Nibali ha così perso 4’’ da Alejandro Valverde e Ilnur Zakarin e non l’ha presa affatto bene.
Alcuni atleti hanno chiesto la neutralizzazione del tempo perché ritengono che la caduta li abbia svantaggiati, ma la giuria non è stata dello stesso avviso. Ci ha pensato alcuni minuti a dir la verità. Ecco spiegato il ritardo sull’ufficialità delle classifiche rispetto alla prassi. Con un mix di astuzia ed esperienza Valverde ha in pratica annullato il gap che si era creato con lo Squalo dopo la cronometro inaugurale. Per carità, 4’’ sono un’inezia e certamente non decreteranno il vincitore della 99ª edizione della Corsa Rosa. Però a Vincenzo Nibali e a tutto il Team Astana non hanno fatto piacere. Tutt’altro. Una piccola polemica che arriva alla vigilia della tappa con arrivo a Roccaraso, primo arrivo in salita e prima battaglia tra i big.
Proprio sulla tappa odierna Vincenzo Nibali ha speso alcune parole: “La tappa di Roccaraso potrebbe dirci qualcosa come niente. Nei prossimi giorni ci saranno altre tappe importanti di montagna. Cercheremo di correre bene di squadra come abbiamo fatto in questi primi giorni. Se sarò offensivo? Non lo so, dipende da come si sviluppa la corsa“.