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Sci alpino, Larisa Yurkiw annuncia il ritiro dalle competizioni

Da sinistra, Larisa Yurkiw, Elena Fanchini e Viktoria Rebensburg sul podio a Cortina nel 2015 - Foto Alessandro Trovati - Pentaphoto

Come spesso capita, l’off-season è il periodo dell’anno dove arrivano gli annunci, aspettati o meno, di ritiro dall’attività agonistica.

Nello sci alpino, decisamente inaspettato è stato l’annuncio dato da Larisa Yurkiw, 28enne canadese specialista delle gare veloci e soprattutto della discesa libera, che ha scelto di mettere la sua salute davanti alla sua passione ed alla sua voglia di lanciarsi sugli sci a più di 100 all’ora. Quella 2015/2016 è stata la stagione di maggior successo per la canadese, capace di insidiare tutte le migliori nella disciplina più veloce del panorama internazionale.

L’annuncio è arrivato tramite i suoi social network e vi alleghiamo qui le sue parole postate su Instagram.

It’s time to say goodbye. It may come as a surprise.. I have decided to retire from ski racing. I have had the most empowering years of my life throughout this career. Now, I can freely state that I will close this chapter and write a brand new one. It’s difficult to summarize a 10-year international career in a post. I’m most grateful for these last 3 independent seasons full of real-life tests and real-life rewards. Each of you played a role in not only believing in my massive goals and potential to achieve them but by supporting my program. Your generosity was necessary, but your commitment to the journey made Team Larisa 3rd in the World. That’s as gold as it gets.. With all that said, during the Sochi Olympics 2014, I could not put my socks on without my heel fixed to the ground for support. I have been unable to recover from Lake Louise World Cup Winterstart these past few years until the New Year, nearly 20 days later. Most recently, I had my 5th knee surgery on what was my ‘good knee’. The load required to race at 140km/h was being juggled between two less-than-athletic knees… such is sport. I’ve defied odds with a “career-ending injury” 6 years ago.. My surgeon said last week, “I’m still impressed that you ever skied again, Larisa.” (Immense kudos to everyone involved, health-wise, throughout the last 6 years. You know too well who you are.) However, I know in my heart, after yet another operation, health has the final say. I do not have the health to test the limit any longer. And the limit MUST be tested daily in this sport if you want gains. Not just a little bit, but you need to be willing to lose everything. Rudyard Kipling says: “If you can make one heap of all your winnings And risk it on one turn of pitch-and-toss, …you’ll be a Man, my son!” I’ve loved this poem since I read it years ago… what resonates has changed. So, again, like Rudyard Kipling says, I will “keep my head about me” and enjoy another path. One of my coaches from Sweden told me years ago, “when skiing ends, life begins.” He’s around 100 years old, I really trust those guys.. They’ve seen a lot. Julia Roth, a great young racer chewed up and spit out by the Canadian ski tea

Una foto pubblicata da larisayurkiw (@larisayurkiw) in data:


Nelle sue parole si comprendono i motivi del ritiro. Le operazioni alle ginocchia subite negli anni passati, soprattutto quelle del 2009 quando si ruppe il menisco e tre legamenti, hanno tutt’ora pesanti conseguenze sugli allenamenti della sciatrice canadese, che spiega come il tempo che riesce a passare sugli sci con tranquillità sia sempre meno, nonostante i risultati siano stati sempre più soddisfacenti.

Di conseguenza, nonostante la voglia di pensare all’Olimpiade coreana del 2018, la Yurkiw preferisce mettere la salute davanti allo sci.
Classe 1988, ha esordito nel circuito Nor-Am nel 2004, costruendo tutti i presupposti per l’esordio in Coppa del Mondo nel 2007, nella discesa libera di Altenmarkt-Zauchensee. I primi importanti successi arrivano dal 2007, quando ha conquistato la medaglia d’argento al Mondiale Junior di Formigal in discesa libera; nel 2008 vinse poi la Coppa Nor-Am, prima dei grossi infortuni del 2009.

La canadese ha poi forti legami con l’Italia, visto che nel Belpaese ha conquistato molti dei suoi più importanti risultati. A Tarvisio nel 2009 ha conquistato la prima top10 della carriera in Coppa del Mondo, mentre a Cortina d’Ampezzo nel 2015 ha ottenuto il primo podio, con un secondo posto in discesa libera, ripetuto poi nel 2016. Proprio il 2016 è stata la sua migliore stagione, culminata con un terzo posto nella Coppa del mondo di discesa libera.

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