In una nottata con due tempi supplementari, brillano le big e sorprendono i Jazz. LeBron e Irving superano Paul George e George Hill, Gordon Hayward si inventata mattatore e, quasi da solo, rimonta e vince la partita contro i Bulls. Tutto facile per Spurs, Thunder, Hawks e Grizzlies, si ferma a 11 la striscia di vittorie consecutive dei Toronto Raptors.
Cleveland Cavaliers-Indiana Pacers 111-106
CLE: James 24 (10 rimb), Love 19, Thompson 14 (12 rimb), Irving 25, Dallevedova, Shumpert 4, Jefferson, Mogzov 6
IND: George 11, Turner 14 (10 rimb), J. Hill 17, Ellis 14, G. Hill 23, Allen 8, Young 4, S. Hill 10, Miles 3, Robinson III 2
LeBron James e i Cleveland Cavaliers hanno iniziato a fare sul serio. Ci sono volute più di quaranta partite di Regular Season, ma alla fine è successo. La rivoluzione che è passata tra le parole al veleno di LBJ e i fatti di Tyronn Lue ha dato finalmente la carica ad una squadra che non aspettava altro che ritrovare stimoli e concentrazione. Si tratta della quinta vittoria consecutiva, la terza di primissimo livello dopo quelle con Detroit Pistons e San Antonio Spurs. Anche gli Indiana Pacers di Paul George sono caduti sotto i colpi del trio James-Irving-Love, che di 111 punti totali ne hanno fatto 63. E’ stato necessario un tempo supplementare, anche se a fine primo tempo la partita sembrava più che mai indirizzata. I Cavs chiudono alla sirena lunga 60-49, ma subiscono la reazione di Hill e George che nel solo terzo quarto riescono a piazzare un parziale di 30-15 per ritornare in carreggiata. La partita gira da un momento all’altro, PG si prende una tripla senza ritmo su punteggio 84-84, ottiene solo il ferro e sul rimbalzo spara il jumper del +2 in faccia a LeBron. Irving consente ai suoi di trovare l’aggancio a poco più di tre minuti dalla fine, ma sono proprio i Pacers ad avere con Monta Ellis (sul 96-96) il possesso per la vittoria. Sprecata l’opportunità, è ancora una volta Kyrie Irving a prendere in mano la squadra e a guidare grazie ad otto punti in cinque minuti la vittoria. Inutile la tripla allo scadere di George Hill per il pareggio che si ferma sul primo ferro.
Detroit Pistons-Brooklyn Nets 105-100
DET: Morris 12, Ilyasova 16, Drummond 21 (18 rimb), Caldwell-Pope 16, Jackson 13, Jennings 3, Hiliard 1, Baynes 2, Tolliver 2
BKN: Johnson 3, Young 8, Lopez 27, Ellington 11, Sloan 5, Bargnani 18, Bogdanovic 8, Robinson 3, Brown 9, Larkin 8
Ricomincia con una vittoria da Brooklyn la marcia verso i playoff dei Detroit Pistons. Malgrado una partita dura, piena di errori e di capovolgimenti di fronte, gli uomini di Stan Van Gundy sono riusciti a sbancare il Barclays Center e a conquistare la vittoria numero 26 della stagione. Merito dei soliti Andre Drummond e Reggie Jackson, bravi a rimontare uno svantaggio di 5 punti a metà terzo quarto e altrettanto solidi mentalmente a non disunirsi dopo essere stati sopra di 8 ad inizio ultimo quarto. I Nets, infatti, recuperano lo svantaggio grazie alle prodezze di un ispiratissimo Brook Lopez (27 punti) e ad un preciso Andrea Bargnani (18 punti, 7/12 dal campo), ma pagano con una brutta difesa sul floater di Reggie Jackson sul 102-100 tutti gli sforzi per rimontare.
Dallas Mavericks-Atlanta Hawks 97-112
DAL: Parsons 19 (11 rimb), Nowitzki 18, Pachulia 4, Matthews 11, Williams, Felton 13, Barea 15, Powell 2, Evans, McGee 6, Jenkins 7, Villanueva, Anderson 2
ATL: Bazemore 4, Millsap 8 (12 rimb), Horford 10, Korver 16, Teague 32, Muscala 6, Sefolosha 6, Schroder 14, Scott 3, Hardaway Jr. 9, Mack 4, Tavares 0, Patterson 0
Vittoria importantissima per gli Atlanta Hawks, che dopo cinque sconfitte nelle ultime sei partite tornano al successo casalingo contro i Dallas Mavericks. Mavs costretti a giocare senza Deron Williams da metà primo quarto a causa di un infortunio, scarichi in difesa e poco precisi al tiro (36,5%). Korver&Co. non danno mai l’impressione di poter soffrire, volano sul 36-20 a metà secondo quarto e subiscono un 12-0 di parziale da parte della squadra texana proprio sul finire del primo tempo. Ma è un fuoco di paglia, gli Hawks amministrano la partita per tutta la seconda frazione grazie ad un Teague da 32 (season-high) punti e portano a casa, meritatamente, l’incontro.
Memphis Grizzlies-New Orleans Pelicans 110-95
MEM: Allen 2, Randolph 22 (12 rimb), Gasol 14, Lee 7, Conley 17, Green 24, Chalmers 9, Carter 13, Hollins 0, J. Green 2
NOP: Gee 8, Davis 23, Asik 6, Dejean-Jones 9, Cole 23, Anderson 9, Holiday 4, Ajinca 3, Douglas 6, Cunningham 4
A poco è servito un ottimo primo tempo dei Pelicans, sempre più battuti in casa, sempre più lontani dai playoff. Anthony Davis parte forte e porta i suoi ad avere un vantaggio di +7, ma poi qualcosa si rompe. Mike Conley e Marc Gasol ritornano prepotentemente e iniziano a viaggiare con numeri favolosi, ma il più lo fanno Zach Randolph e Jeff Green nell’ultimo quarto. I Grizzlies vincono 33-20 i 12’ conclusivi e respingono tutti gli attacchi degli avversari, trovando una facile vittoria dopo una partenza tutt’altro che incoraggiante.
Washington Wizards-Oklahoma City Thunder 98-114
WAS: Otto Porter Jr 13, Dudley 8, Gortat 17, Temple 9, Wall 17, Beal 18, Nene 5, Gooden, Sessions 9, Neal, Blair, Oubre Jr 2, Eddie 0
OKC: Durant 28, Ibaka 19 (10 rimb), Adams 10, Waiters 8, Westbrook 17 (13 rimb, 11 ass), Singler 6, Kanter 14, Payne 8, Morrow 0, Collision 4, McGary
E’ bastato un primo tempo da 64-52 ai Thunder per avvicinarsi con sempre più prepotenza alla seconda piazza dei San Antonio Spurs. Una partita dominata dall’inizio alla fine, condita da 28 punti di Kevin Durant e dalla tripla-doppia di Russell Westbrook (17+13+11), chiusa con un parziale di 9-0 dopo che i Wizards erano addirittura stati sotto di 6 a metà del terzo quarto. Impressionano le statistiche di di KD e Westbrook, basti pensare che quest’ultimo ha nelle ultime dieci partite 20.6 punti, 11.6 assist e 9.2 rimbalzi nelle mani con una percentuale di 46.3 al tiro.
Orlando Magic-San Antonio Spurs 92-107
ORL: Harris 11, Gordon 12 (16 rimb), Vucevic 20 (10 rimb), Oladipo 19, Payton 6, Fournier 6, Hezonja 4, Frye 7, Smith 3, Napier 3, Appling, Dedmon 2, Nicholson
SAS: Leonard 10, Aldridge 28, Diaw 2, Green 8, Parker 3, Ginobili 13, Mills 22, Anderson 9, Simmons 4, West 6, McCallum, Butler, Marjanovic 3
Tutto facile anche per i San Antonio Spurs, che ottengono la vittoria numero 26 tra le mura amiche senza Duncan. Il 12-0 di parziale che apre la partita si rivela decisivo, anche grazie ad un ritrovato LaMarcus Aldridge, ancora top scorer per i nero-argento dopo i passi falsi con Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers. I Magic, guidati da Oladipo e Vucevic, riescono a impensierire gli uomini di Coach Popovich ad inizio terzo quarto, andando avanti 66-64, ma pagano la stanchezza e vengono letteralmente assaliti da Patty Mills e Manu Ginobili, che tengono a riposo i titolari e piazzano un break di 9-0 ad inizio ultimo quarto per mettere in cascina la partita.
Toronto Raptors-Denver Nuggets 93-112
TOR: Johnson 3, Scola 5, Valanciunas 10, DeRozan 24, Lowry 10, Biyombo 3, Ross 12, Joseph 7, Patterson 3, Powell 2, Nogueira 4, Bennett 4, Wright 6
DEN: Gallinari 13, Faried 13, Jokic 27 (14 rimb), Harris 9, Mudiay 4, Nurkic 4, Arthur, Barton 20, Foye 16, Kilpatric 2, Lauvergne 4, Miller
Si ferma a 11 la striscia di vittorie consecutive dei Toronto Ratpors, sempre secondi a Est. E’ toccato ai Denver Nuggets di Danilo Gallinari interrompere la cavalcata della squadra più in forma della Lega, che nella notte ha pagato le bassissime percentuali al tiro (37,2%) e la serata no di Kyle Lowry. Dopo un primo quarto di totale equilibrio, i Nuggets rompono gli equilibri grazie al rookie Nikoa Jokic, autore di 27 punti, MVP della nottata e trascinatore di una squadra che già a fine terzo quarto aveva la vittoria in pugno.
Chicago Bulls-Utah Jazz 96-105
CHI: Moore 8, Gibosn 7, Gasol 19, Butler 26, Rose 14, Portis 8, Brooks 2, Hinrich 2, Snell 3, McDermott 7
UTA: Hayward 27, Favors 13, Gobert 16, Hood 19, Neto 14, Booker, Johnson 2, Lyles 2, Burke 10, Ingles 2
I Jazz firmano la sorpresa della nottata superando i Chicago Bulls ai supplementari. Tanti rimpianti per gli uomini di Coach Hoiberg, che a 20’’ dalla fine mettono la tripla del 93-90. Al tiro dell’apparente vittoria di Derrick Rose fa seguito un 1/2 in lunetta di Gordon Hayward, ma Gibosn si lascia sfuggire il rimbalzo e regala palla agli avversari. Hayward si fa perdonare, attacca il ferro e porta la partita ai tempi supplementari. Inizia un’altra partita, ai Bulls, evidentemente stanchi e demotivati non riesce più niente così è ancora una volta il numero 20 a trascinare i suoi ad una delle vittorie più prestigiose della stagione.
Milwaukee Bucks-Sacramento Kings 104-111
MIL: Antetokounmpo 17, Parker 16, Monroe 24 (12 rimb), Middleton 14, Carter-Williams 18, Plumlee, Bayless 6, Vaughn 9, O’Bryant III
SAC: Gay 32, Koufos 7 (11 rimb), Cauley-Stein 4 (10 rimb), Belinelli 18, Rondo 19, Acy 4, Casspi 13, Collison 14, Anderson
Malgrado l’anarchia totale, i Sacramento Kings sono riusciti ad uscire da un tunnel di quattro sconfitte di fila e hanno superato i Milwaukee Bucks in una sfida importantissima in chiave playoff. Superati i rumors delle trade, i Kings hanno offerto una buona prova di squadra anche con l’assenza di DeMarcus Cousins, out per un problema al ginocchio. I Bucks si portano avanti di 7 a metà terzo quarto, ma Rondo e Gay guidano la rimonta ed è grazie ad una tripla di Marco Belinelli sul 93-89 che si aggiudicano una partita giocata punto a punto per quasi tutta la sua durata.