Arriva la seconda ufficialità delle semifinali di Conference della Stanley Cup 2016 con i Pittsburgh Penguins che passano il turno battendo i Washington Capitals in sei gare. Festa Penguins al Consol Energy Center perché dopo 3 anni Pittsburgh avrà la possibilità di cercare di andare alla finalissima battendo i Tampa Bay Lightning. Andiamo direttamente al recap e scopriamo alcune statistiche.
Pittsburgh Penguins – Washington Capitals 4-3 OT (Penguins vincono la serie per 4-2)
Secondo match-point per i Pittsburgh Penguins di coach Mike Sullivan che per la gara odierna ritrova il difensore finlandese Olli Maatta e ripropone il giovane Matt Murray nel net dopo i dubbi sollevati dagli stessi tifosi dei Pens 48 ore prima di questo fondamentale Game6, panchina, dunque, per Marc-Andre Fleury. Nei Washington Capitals coach Barry Trotz chiede più consistenza nelle giocate 5-on-5 perché i Caps non possono aggrapparsi solo ed esclusivamente al powerplay. Torna l’ex Brooks Orpik dopo l’assenza di tre giornate per squalifica da parte del NHL Department of Player Safety, Ovechkin disunito da Backstrom con Kuznetsov promosso in prima linea. Il match parte bene, una piacevole e “veloce” partita con i Pittsburgh Penguins che aprono le marcature attraverso la conclusione di precisione di Phil Kessel che fulmina Braden Holtby. Washington pressa nel finale del periodo ma non riesce ad incidere arrivando alla seconda frazione con un goal di svantaggio e con una situazione abbastanza complicata per via dei 4 minuti di penalità presi da Brooks Orpik per un bastone alto. La paura si trasforma in “realtà” ed i Washington Capitals soccombono di fronte a due powerplay unit perfette con i pinguini che colpiscono due volte nel giro di 35 secondi attraverso la doppietta di Phil Kessel ed il goal di Carl Hagelin. A questo punto in tanti pensano alla “goleada” e ad una chiusura dei conti da parte dei Penguins ma TJ Oshie mette tutto in discussione segnando un goal alla termine della frazione, tra l’altro, in powerplay. Pittsburgh arriva al terzo periodo con il perfetto trend di (44-0-0 tra regular season e playoff) dopo aver guadagnato il vantaggio nelle prime due frazioni ma, mr.playoff: Justin Williams crea dei grattacapi davvero importanti siglando la rete del 3-2. Gli uomini di coach Sullivan si spaventano e iniziano a buttar via il puck tanto che sbagliano per ben due volte prendendosi la penalità “delay of game” che li lascia inesorabilmente in 5-on-3. Il difensore John Carlson, uno dei componenti più positivi dei capitolini, insacca alle spalle di Matt Murray e pareggia il match sul 3-3 a pochi minuti dal termine della gara. A questo punto la partita arriva all’overtime per la terza volta in questa serie con una vittoria per parte (4-3 al Game1 con TJ Oshie e 3-2 al Game4 con Patrik Hornqvist). Pittsburgh attacca più insistentemente tanto che costringe Braden Holtby a qualche miracolo in più e ad un intervento “disumano” di Jay Beagle che lanciandosi e distendendosi sul ghiaccio salva il puck sulla linea. Dopo una splendida azione di Carl Hagelin, Nick Bonino chiude il match con un tap-in che fa esplodere il Consol Energy Center regalando una gioia immensa ai fan dei Pittsburgh Penguins che riapproveranno in una finale di Conference contro i Tampa Bay Lightning. L’ultima serie fra le due franchigie si concluse a favore dei Bolts al Game7 del primo round della Stanley Cup 2011.
Statistiche del match: Nick Bonino segna il suo terzo goal in Stanley Cup, secondo in overtime che permette al proprio team di superare il turno (nel 2014 siglò la rete decisiva per gli Anaheim Ducks contro i Dallas Stars). Justin Williams (Capitals) ha messo a referto la 14esima rete negli “elimination game” avvicinandosi a Jaromir Jagr e Maurice Richard. I Pittsburgh Penguins conquistano la ottava vittoria in nove serie contro i Washington Capitals, 11 vittorie e tre sconfitte nelle serie (totali) con il vantaggio di 3-1 all’inizio del Game5. Oltretutto i Pens diventano il quinto team nella storia della Stanley Cup a vincere il match all’overtime dopo esser stati sopra con tre reti di vantaggio (prima di loro ci riuscirono i Canadiens nel 57 e nel 79, gli Islanders nel 75 e gli Oilers nel 90).
PROGRAMMA STANLEY CUP
Dallas Stars – St.Louis Blues (Gara 7, ore 2:00)
Serie in parità 3-3