“Bisogna essere abituati agli ‘spaventatori professionisti’. Adesso è a rischio il quarto posto? Il quarto posto è a rischio in tutti i campionati“. Queste le dichiarazioni di Luciano Spalletti alla vigilia di Inter-Lazio, match valevole per la diciannovesima giornata del campionato 2017-18 della Serie A. Il tecnico nerazzurro è alle prese con una piccola crisi di risultati per la sua squadra dopo le tre sconfitte consecutive fra campionato e Coppa Italia ma denota un’atmosfera troppo negativa attorno al mondo Inter: “Gli spaventatori ci sono sempre, non mi riferisco ai giornalisti ma anche ai tifosi, anche a quelli delle squadre avversarie, a tutti quelli che vogliono parlare di Inter. Noi abbiamo dei numeri da portare a supporto di quello che diciamo. Questi calciatori hanno dimostrato di avere dei colpi in canna per risolvere le partite“.
Nonostante il momento negativo, l’Inter è in lotta nelle zone alte della classifica: “Io sento dire che la Roma fa un campionato eccezionale, anche la Lazio. Per non parlare del Napoli e della Juventus che sono degli extraterrestri e noi siamo lì. Se noi siamo lì è perché abbiamo fatto vedere le qualità che abbiamo, nessuno ci può tirare fuori“. La serie di risultati soddisfacenti, però, ha sorpreso anche lo stesso tecnico: “Anch’io sono un po’ sorpreso per questa mancata totalità di buttarci dentro tutte le forze per reagire alla difficoltà. Non ci abbiamo messo tutto. Se avessimo segnato nel derby sarebbe stato tutto diverso e le occasioni ci son state. Però è stato un derby giocato alla pari, sicuramente dovevamo fare qualcosa in più. Però nelle altre due partite in cui abbiamo perso (Udinese e Sassuolo ndr.) non ho visto una squadra in crisi“.
Variazioni sulla formazione? Spalletti cerca conferme dal blocco iniziale: “In questo momento non dovrei cambiare molto nella mia formazione. All’inizio avevamo indovinato su questo blocco, soprattutto in questo momento qui io farei un passettino indietro, ovvero rafforzare quelle che sono le nostre convinzioni. Le scelte saranno molto simili a quelle fatte fino ad ora perché mi sembra giusto così“.
Infine una piccola metafora con gli autoscontri, perché per Spalletti nessuno dei suoi calciatori deve nascondersi o evitare le difficoltà: “Non bisogna scansarsi alle prime difficoltà. Ho fatto un esempio: succede come negli autoscontri. A voglia di evitare tutti tanto poi te ne arriva uno da lato che ti prende. Non bisogna nascondersi, non ci si può nascondere. Ti vedono addosso, ti prendono per il c*** e ti dicono le peggio cose. Devi essere quello forte che sa assorbire e che sa reggere. Sennò si va a giocare da un’altra parte”.