Sotto il cielo del Bernabeu la notte di Champions League si tinge di bianco: in seguito alla debacle del Bayern Monaco, il Real Madrid beffa il Manchester City per 1-0 ed indossa le vesti di secondo finalista a contendersi la vetta d’Europa insieme all’Atletico in un derby madrileno con i riflettori puntati su San Siro il prossimo 28 maggio. Avvio di gara in salita per il Manchester City, costretto a subire le insidiose folate offensive del Real, maggiormente propositivo in fase d’attacco e nella circolazione della palla. Atteggiamento attendista da parte della formazione inglese, che rinuncia ad alzare il baricentro e si accontenta di cercare un varco tra le maglie avversarie. Soltanto 5’ sul cronometro e la roccaforte dei Citizens viene scossa da un brivido: il Real non si limita a fare la comparsa e prova subito ad ipotecare la finale prima con lo stacco aereo di Bale, bravo ad arpionare il pallone dopo l’apertura di Pepe in corner, poi con la stoccata di Ronaldo su spunto interessante di Carvajal.
Il Manchester sonnecchia, il Real passa all’attacco: il turning point del match giunge al 20’, servito su un piatto d’argento dai Citizens che compromettono la sfida con la sfortunata autorete di Fernando in pallonetto sul tiro di Bale. Alla mezz’ora non cambia il volto di un match che vede i Blancos assoluti protagonisti: il Manchester rischia il tracollo sulla volata di Ronaldo dalla corsia mancina che si accentra e prova la conclusione di prima senza trovare però lo specchio della porta. Allo scoccare della prima frazione di gara, gli inglesi rialzano la testa e sfiorano una clamorosa occasione per pareggiare i conti ed alimentare le speranze di accedere alla finale: un’autentica pregevolezza quella di Fernandinho che raddoppia di gran carriera su Carvajal e scaraventa il dischetto con l’interno a giro sul secondo palo fallendo l’1-1.
Nella ripresa sembra mutare il piano tattico della squadra di Pellegrini: dopo la combinazione quasi perfetta targata Bale-Ronaldo, il Manchester City risponde cercando l’affondo decisivo effettuando un asfissiante pressing sui portatori del Real e mettendo in difficoltà gli spagnoli sul potente destro a giro di De Bruyne. I Blancos tentano di archiviare la pratica, le speranze dei Citizens sono invece affidate ai guantoni di Hart, che si supera in più di un’occasione salvando il punteggio neutralizzando prima il mancino velenoso di Bale, poi l’incornata di Ronaldo.
Ultimo quarto d’ora incandescente al Bernabeu: il Manchester continua a sperare nella rimonta alimentando una macchinosa manovra offensiva guidata da Sterling, autore di una conclusione da posizione defilata che non riesce però ad impensierire un attento Navas. Squadre allungate nel finale in un epilogo al cardiopalma che vede il Real fronteggiare a viso aperto le ondate d’urto del Manchester e sfiorare il pari con una splendida giocata di Aguero, lesto a rubare il tempo agli avversari e proporsi in un destro a giro la cui traiettoria devia di un soffio. Giunge il triplice fischio al Bernabeu in un match che regala la finale al Real Madrid, alla caccia dell’impresa a San Siro e dell’undicesimo trofeo da inserire in un palmares invidiabile.