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INTERVISTA – Micol Cristini: “Do il meglio di me, i risultati arriveranno”

Micol Cristini

Nata sotto il segno dei gemelli, il 3 giugno 1997, creativa ed effervescente ma anche molto lunatica. Micol Cristini, 20 anni, pattinatrice bergamasca dell’IceLab, è energia allo stato puro, una di quelle che non puoi fermare perché una ne pensa e mille ne fa e che, come racconta lei stessa in un’intervista esclusiva a Sportface.it, ha “costantemente bisogno di fare qualcosa, altrimenti mi annoio. Sono istintiva e non penso alle conseguenze, vado e faccio; poi, dopo aver preso un palo in testa, ci penso, ma potrei anche riprovarci!”.

I SUCCESSI DI MICOL – Tenace e appassionata, è con queste caratteristiche che, la scorsa settimana, è arrivata sul ghiaccio di Sofia, in Bulgaria, andandosi a prendere il primo posto alla Denkova – Staviski Cup. Una gara dominata dall’inizio alla fine e vinta col punteggio di 164.21, dopo uno short da 58.90 sulle note di “Rain in your black eyes” di Ezio Bosso, programma che ha preso vita grazie all’arte di Massimo Scali e di Corrado Giordani, la cui firma compare anche sul libero, “Torn” di Nathan Lanier, voluto e creato dalla stessa Micol, insieme alla sua coach Angela Puglisi.

Proprio nel FS Micol ha consolidato la sua vetta con 105.31 (52.37 / 52.94 ), nonostante una sbavatura all’arrivo del Loop e un triplo Toeloop sottoruotato salvato mettendo una mano giù. Belle, invece, le due combinazioni triplo – doppio in apertura e il doppio Axel, presentato sia da solo che in combinazione con Loop e Salchow. Le trottole sono state valutate tutte di livello 4, la sequenza di passi di livello 3. La campionessa italiana juniores 2010/11 e bronzo nazionale seniores nel dicembre 2014 si prepara adesso per i prossimi appuntamenti della stagione, a partire dalla Cup of Tyrol, in programma dal 20 al 26 novembre a Innsbruck, e dai Campionati assoluti di dicembre a Milano.

L’anno scorso ad Egna ha chiuso in quarta posizione, alle spalle di Carolina Kostner (la sua atleta di riferimento), Roberta Rodeghiero e Giada Russo, quest’anno con quali ambizioni arriva ai nazionali? “Voglio riuscire a dare il meglio di me – si limita a dire – poi i risultati arriveranno”.

LA VITA PRIVATA – La sua routine giornaliera, in fondo, è semplice: allenamenti dalle 9 del mattino alle 16.30 del pomeriggio e poi gli amici, la famiglia e l’amore, che da quattro anni ha il volto del pattinatore Matteo Rizzo. Io e Matteo siamo cresciuti insieme – racconta – e già da piccoli eravamo inseparabili. Siamo due persone completamente diverse, abbiamo caratteri completamente opposti ma riusciamo a trovarci in tutto”.

Uniti dalla passione per il ghiaccio, Matteo e Micol, e da quella preparazione che li assorbe completamente e che si fa più dura in prossimità delle gare; anche prima di Sofia, racconta Micol, “mi sono allenata intensamente, cercando di rimanere concentrata per entrambi i programmi”. “La mia passione per il pattinaggio è nata grazie ai miei genitori – ricorda poi – perché giocavo spesso con i roller fuori casa e hanno capito che mi piaceva molto. Così hanno deciso di iscrivermi ai corsi, dopo qualche settimana sono stata notata e sono entrata a far parte del gruppo agonistico, iniziando all’età di 9 anni a gareggiare”. Da 11 anni sulle piste, dunque, e un brillante futuro davanti, all’interno del suo amato Team Italy.

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