Benjamin Morel, direttore generale uscente della LFP Media, lo ha definito “un fenomeno di dimensioni senza precedenti”. La società commerciale della Lega calcio professionistica francese in mattinata è intervenuta all’ARCOM (Autorità di regolamentazione delle comunicazioni audiovisive e digitali) per presentare alcuni dati sulla lotta alla pirateria di contenuti audiovisivi, derivanti da uno studio commissionati all’Ipsos. Secondo quanto emerge il 37% degli spettatori della Ligue 1 non ha seguito il campionato francese su DAZN e beIN Sports, i due broadcaster che trasmettono il torneo dal 16 agosto, ma si è affidato a piattaforme fuorilegge. Ancora più sorprendente, come si legge nel report, il 27% di coloro che guardano illegalmente il campionato francese ha approcciato alla pirateria a partire da questa stagione. Un fenomeno recente, quindi, nonostante l’inasprimento delle sanzioni e dei controlli. L’ARCOM il 27 ottobre durante l’ultima OM-PSG (0-3) ha bloccato 340 domini prima del fischio d’inizio, ma nonostante il blitz si stima che il 55% degli spettatori abbia guardato l’evento tramite piattaforme illegali. “I prezzi non possono in alcun modo giustificare la pirateria che è un furto, è illegale”, ha ricordato Morel. Non una frase fatta: secondo lo studio ARCOM sulla pirateria, il 59% dei telespettatori pirati non ha la consapevolezza di commettere un reato.
Pirateria, l’allarme dalla Francia: il 55% dei telespettatori ha guardato illegalmente OM-PSG
Ligue 1 in tv - Foto IPA