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Basket, Petrucci: “Sconfitta con l’Islanda? Non ci sono scuse. Patiamo scelte NBA ed Eurolega”

Gianni Petrucci
Gianni Petrucci - Foto Domenico Cippitelli / IPA Sport / IPA

Non ci sono scusanti, mi è spiaciuto soprattutto per il pubblico di Reggio, che è stato super. Ma quel che contava era ottenere la qualificazione. L’Europeo è più difficile di un Mondiale perché ci sono 15 nazioni che possono battere chiunque, e noi siamo in questo gruppo. L’equilibrio e il livello sono altissimi. E noi dovremo assolutamente fare bene”. Così il presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport ha commentato la sconfitta della Nazionale contro l’Islanda nella partita di lunedì, valida per le qualificazioni agli Europei del prossimo anno. Commentando in generale il momento del movimento azzurro, con la Nazionale che non va a medaglia ormai da oltre 20 anni, Petrucci ha aggiunto: “La Nazionale convive con la difficoltà di non poter disporre di molti giocatori durante le finestre di qualificazione. Patiamo, come tutti gli altri, del resto, le decisioni di Nba ed Eurolega, due organizzazioni private che non concedono i giocatori. Ma abbiamo fiducia. Hanno appena esordito ragazzi di grande prospettiva come Basile, Poser, Rossato e Sarr, che ha 18 anni e gioca a Barcellona. È la strada giusta, basta guardare cosa hanno fatto nella pallavolo, scelte coraggiose ripagate alla grande. Io sono soddisfatto della collaborazione dei club italiani e del lavoro che fanno le altre leghe con i loro presidenti, dalla Lba di Umberto Gandini alla Lnp di Francesco Maiorana fino al settore femminile guidato da Massimo Protani”.

A proposito di club, pure in questo aspetto le squadre italiane fanno molta fatica, soprattutto quando si parla di Eurolega ed Eurocup: Non c’è solo l’Eurolega e poi è complicato fare confronti tra noi e gli altri Paesi, ovvero tra realtà molto diverse. Quel che è certo è che il campionato italiano dura otto mesi e mezzo, ha squadre profonde e attrezzate ed è molto impegnativo. In Italia abbiamo grandi proprietari e grandi allenatori, possiamo risalire”.

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