Antonino Pizzolato, due volte bronzo olimpico a Tokyo e Parigi, è imputato per violenza sessuale di gruppo aggravata. Il pesista azzurro è infatti accusato di aver violentato insieme ad altri tre amici una turista finlandese di 27 anni il 22 luglio 2022 in un residence sul lungomare di Trapani, dove dal 5 febbraio scorso è in corso il processo con rito ordinario. Quest’oggi, davanti al collegio del tribunale della città sicula, è comparsa la vittima che ha ripercorso quanto accaduto quella sera. Ha ribadito le violenze, di aver provato a fermarli, ma poi terrorizzata, sarebbe rimasta immobile in attesa che tre dei quattro imputati finissero di abusare di lei.
Pizzolato è stato rinviato a giudizio dal gup insieme a tre amici, Davide Lupo, Claudio Tutino e Stefano Mongiovì. Secondo l’accusa, i quattro avrebbero conosciuto la vittima e altre due connazionali in un ristorante per poi trasferirsi in discoteca. Usciti dal locale e congedate le due amiche, la vittima già in stato di ebbrezza e i tre accusati sarebbero andati in un residence, distante pochi metri, dove alloggiava Lupo, e contro la volontà della ragazza avrebbero avuto con lei rapporti sessuali. Ai quattro si contestano le aggravanti di aver commesso il fatto su persona “con un autocontrollo limitato e in stato di torpore e di inibizione mentale tale da impedirle di respingere con energia gli atti di violenza”.
“In merito alla notizia relativa all’indagine in corso sul nostro atleta Nino Pizzolato, la Fipe desidera ribadire il proprio rispetto assoluto per il lavoro della magistratura e degli organi inquirenti dello Stato. Coerentemente con la propria storia e i valori che da sempre la contraddistinguono, la Federazione si impegna a trasmettere tutte le informazioni necessarie alla Procura Federale per i relativi adempimenti”, si legge in una nota della Federazione. La Fipe sottolinea “di aver agito e di continuare ad agire in stretta osservanza delle normative vigenti, garantendo il massimo rispetto per tutte le parti coinvolte”. “La Federazione rinnova altresì la propria fiducia nella magistratura e manifesta sostegno al nostro atleta Nino Pizzolato – conclude la nota – auspicando che l’accertamento dei fatti possa portare al pieno riconoscimento della verità e della giustizia, nel rispetto dei principi fondamentali che guidano il nostro operato”.