“Oggi bisogna chiedere scusa ai tifosi, oggi non siamo degni dello stadio dove siamo e della gente che è venuta a vedere questo spettacolo indecoroso. Eravamo partiti bene, ma non mi sento di dire che avevamo fatto bene i primi quattro minuti anche se abbiamo preso una traversa”. Questo il mea culpa dell’allenatore del Verona, Paolo Zanetti, al termine della brutta sconfitta casalinga contro l’Inter per 0-5 nel match valevole per la tredicesima giornata della Serie A 2024/2025. “Abbiamo preso una grandinata: ogni verticalizzazione era un gol – ha ammesso l’allenatore ai microfoni di Dazn – Abbiamo cominciato a fare i fuorigioco sulle palle libere…onestamente scatta qualcosa nella testa dei ragazzi di sbagliato. E dobbiamo capire cosa. Quindi da stasera andiamo tutti in ritiro sino a data da destinarsi, sin quando non arriviamo ad un livello minimo perché oggi siamo andati veramente sotto senza nulla togliere allo squadrone che abbiamo incontrato”.
“Dobbiamo capire dove si sbaglia e da stasera andiamo in ritiro – ha proseguito – questa scoppola deve servire da benzina per le prossime tre partite che sono al nostro livello dove dobbiamo tirar fuori chi siamo, non a chiacchiere ma a fatti. In settimana la squadra si allena sempre bene, ma poi in partita facciamo tutt’altro. Dobbiamo capire questo, devo capirlo innanzitutto io con la società, devo capire con i ragazzi perché serve unità di intenti per arrivare ad un obiettivo che è ancora alla nostra portata per quello che abbiamo fatto prima di questa partita. Oggi la nostra posizione non è disperata, ma in piena corsa. Ma l’obiettivo non possiamo giocarcelo con quest’atteggiamento e io sono ovviamente il primo responsabile”.
“Come scopriamo la nostra difesa per qualche motivo diventiamo fragili, quindi poi andiamo alla ricerca di una copertura. Non esiste prendere due gol facendo fuorigioco. Bisogna fare bene le cose che si provano e che questo ritiro serva per allineare le nostre menti. Non siamo stati aggressivi praticamente mai, anche se volevamo farla”, ha concluso Zanetti.