“I segreti per mantenersi giovane? Non li dirò tutti! (ride, ndr). Provo a dormire e a mangiare meglio possibile: evito glutine, zuccheri e lattosio, su consiglio del nostro nutrizionista Pincella. E poi c’è l’aspetto principale: allenarsi bene”. Lo ha detto in un’intervista al Corriere della Sera, Henrikh Mkhitaryan, centrocampista dell’Inter, che a 35 anni resta un punto fermo della squadra di Simone Inzaghi. L’immagine di antidivo lo ha sempre accompagnato: “Non mi interessano i tatuaggi, cantare, o farmi i capelli strani: guardi qui, ho due buchi sulla testa ma non mi interessa. È la natura”.
Dopo il ritiro dal calcio giocato, le opportunità lavorative non mancheranno: “Ho due lauree: una in Sports management e l’altra in Economia. Parlo cinque lingue: armeno, russo, francese, inglese, italiano. Il tedesco lo parlavo, ma l’ho dimenticato. Gli scacchi? Mi aiutano a pensare, a leggere il gioco, la situazione, il pensiero del tuo compagno”. Suo padre Hamlet è morto quando aveva 7 anni: “Crescere senza padre è stato molto difficile e lo è anche oggi: sento la sua mancanza, vorrei averlo accanto per chiedergli tante cose che possono aiutarmi nella vita. Per fortuna mia madre mi ha fatto anche da papà e le sono molto grato per come mi ha cresciuto”.