Zero gol incassate. Inter e Atalanta dopo quattro giornate di Champions League non hanno ancora subìto reti. Anche Arsenal (battuta 1-0) e Stoccarda (battuta 2-0) devono arrendersi all’evidenza: dalle parti di Sommer e Carnesecchi non si passa. Se poi alle difese di ferro, si aggiunge il massimo risultato in attacco ecco che per Simone Inzaghi e Gian Piero Gasperini il discorso top 8 inizia ad essere più che abbordabile. Anzi, se è vero che 16 punti sono la quota minima per essere sicuri della qualificazione diretta agli ottavi, l’Inter – a quota 10 – può dire di aver già messo le mani sul primo obiettivo europeo della stagione. A San Siro Simone Inzaghi fa turn over e si vede. L’Inter accetta di soffrire, ma è normale viste le assenze. Dalla panchina partono, infatti, Thuram, Dimarco, Barella e Bastoni. Tutti risparmiati in vista del Napoli. Eppure l’Inter parte forte, spinta anche da un San Siro che ruggisce e che va vicino ad esultare dopo due minuti. Dumfries riceve palla in area dopo un cross di Zielinski e fa tremare la traversa con un potente destro. Col passare dei minuti l’Arsenal prende sempre più campo e inizia a schiacciare l’Inter nella sua metà campo.
Serve un episodio per cambiare le sorti del match e il regalo è gentilmente offerto da Mikel Merino (che poco prima aveva protestato in area nerazzurra per un colpo di Sommer in un duello aereo). Proprio quando i nerazzurri rimettono fuori la testa, infatti, il centrocampista dei Gunners tocca la palla col braccio dopo un duello con Taremi e spinge il direttore di gara Kovacs ad indicare il dischetto. Dagli undici metri va Calhanoglu che è glaciale e si gode la top 4 dei migliori marcatori turchi nella storia della Champions League (dalla fase a gironi e campionato in poi). Prima dell’ex Milan, ci sono Burak Yılmaz e Hakan Şükür, entrambi a 13 reti, quattro in più dell’interista e Arda Turan. Nella ripresa il pallino del gioco rimane nelle mani dell’Arsenal, mentre l’Inter aspetta per poi ripartire. La squadra di Inzaghi soffre, ma la pressione asfissiante dei Gunners non produce pericoli evidenti. Si tratta del quarto clean sheet consecutivo per l’Inter, che mai era riuscita a tenere la porta inviolata per così tante partite in Champions.
Una prima volta anche per l’Atalanta che batte 2-0 lo Stoccarda, reduce dalla vittoria sulla Juventus all’Allianz Stadium nel turno precedente. Dopo il 3-0 di Napoli, gli uomini di Gian Piero Gasperini si confermano come una delle squadre più in forma d’Europa. E come l’Inter, anche la Dea si gode delle rotazioni che funzionano a meraviglia. Accanto al sigillo del solito e devastante Lookman, la novità è la prima rete bergamasca di Nicolò Zaniolo. Dopo un primo tempo senza reti, Gasperini la vince con i cambi. Spazio a De Ketelaere largo sulla destra e il belga ex Milan, al 6′, si inventa lo spunto e il successivo assist per Lookman, lasciato libero di colpire a rete da dentro l’area piccola. Al 69′ entra Zaniolo. E l’ex Roma impiega venti minuti per finire sul tabellino, sfruttando un errore di Rouault e realizzando la rete che chiude i conti alla MHPArena, dove in Bundesliga nessuno è riuscito a vincere. “Era un campo difficilissimo, lo Stoccarda è una squadra forte. Siamo venuti concentrati facendo la nostra partita, siamo stati bravi ad attaccare. Il gol per un attaccante vuol dire fiducia: so che devo ancora migliorare tanto, ce la sto mettendo tutta. Le aspettative quando giochi ad alti livelli ci sono, io cerco di allenarmi e dare il meglio”, le parole del classe 1999. Una nuova risorsa per un’Atalanta che non vuole porsi limiti.