La serata perfetta. Forse anche qualcosa in più: un capolavoro che tutti ricorderanno anche tra molti anni. Il Milan di Paulo Fonseca gioca la miglior partita della stagione fin qui e batte 3-1 il Real Madrid al Bernabeu. Tre punti fondamentali per il cammino europeo dei rossoneri, che salgono a quota 6, eguagliando proprio i blancos, in un momento in cui il calendario offre avversarie più abbordabili sulla carta: Slovan Bratislava, Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria le prossime squadre da sfidare. Un’occasione persa invece per la Juventus di Thiago Motta e il Bologna di Vincenzo Italiano. La prima pareggia 1-1 sul campo del Lille in una partita che ha visto i bianconeri mostrare un buon livello di gioco, mentre i rossoblù subiscono una sconfitta per 1-0 in casa e hanno quindi bisogno di un miracolo per scalare la classifica, anche alla luce dei prossimi impegni: Lille, Benfica, Dortmund e Sporting Lisbona. I bianconeri sono a quota 7, mentre il Bologna ha un solo punto. Troppo poco.
“Abbiamo lottato come leoni”, dice Morata nel post gara. E in effetti il Milan sceso in campo al Bernabeu sembra avere una mentalità diversa dalle gare delle altre giornate. Ma c’è anche molto di più: Fonseca ha preparato la gara alla perfezione, schierando una squadra solida, ma in grado di trovare varchi tra le linee avversarie. Sono Thiaw, Morata e Reijnders a lasciare il segno sull’impresa. Al 12′, a sorpresa, sono gli ospiti a passare in vantaggio. Pulisic calcia un corner a rientrare sul primo palo sul quale si avventa Thiaw, che di testa batte Lunin. Al 21′ però c’è il pari. Vinicius aggira Emerson Royal e viene steso in area. L’arbitro assegna il rigore per i galacticos e dal dischetto si presenta lo stesso Vinicius, che con un pregevole scavetto batte Maignan per l’1-1. Gli uomini di Fonseca reagiscono e al 31′ vanno al tiro dalla distanza con Reijnders, ma Lunin devia in corner. I blancos faticano a creare occasioni e al 39′ vengono puniti. Tutto nasce da uno spunto di Leao che in area si gira e va al tiro: Lunin para, ma sulla ribattuta non può far nulla per evitare il 2-1 di Morata.
In avvio di ripresa, gli ospiti sfiorano il tris al 51′ quando Leao impegna di testa Lunin, con il portiere ucraino decisivo in tuffo sulla sua destra. Il gol è solo rinviato al 73’. Leao sfonda sulla sinistra e serve in area Reijnders che, lasciato libero, controlla e batte con il mancino Lunin. I campioni in carica accorciano le distanze al 35′ con Rüdiger, ma l’arbitro annulla per precedente fuorigioco di Rodrygo segnalato dal Var. Alla festa rossonera si aggiunge anche Maignan che nel finale nega un gol fatto a Brahim Diaz sul colpo di testa a botta sicura dell’altro grande ex. Tanti i meccanismi che hanno funzionato alla perfezione. Su tutti Rafa Leao, che a Madrid stravince persino il confronto diretto con Vinicius. A Monza aveva offerto segnali incoraggianti e Fonseca lo ha messo alla prova. Esame superato. Una buona notizia per un Milan che ha ritrovato la miglior versione dei suoi interpreti.