“Mi auguro che quella odierna sia una tappa di transito perché il processo di evoluzione e ammodernamento della Federazione e di tutte le sue componenti passa per un dialogo che non si è manifestato in una maniera serena in questa giornata”. Così il ministro dello Sport e per i Giovani, Andrea Abodi, in merito all’assemblea straordinaria della Figc, a margine della 44ma Edizione del “Premio Internazionale Sport Civiltà” a Parma. “Grazie all’allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti – prosegue Abodi – la Serie A contribuisce in maniera maggioritaria anche a quel 32% della fiscalità dell’anno precedente che il sistema sportivo genera con un minimo garantito di 420 milioni che è il finanziamento pubblico allo sport. Quindi far funzionare il calcio in generale e alla Serie A in particolare vuole dire far bene al calcio tutto e allo sport italiano”, sottolinea.
“Un sistema sportivo deve saper dialogare al suo interno, rispettare anche la diversità dei livelli. Sono questioni magari tecniche che gli appassionati di calcio non sempre seguono tanto, però l’organizzazione del sistema calcistico non è secondaria perché dal calcio derivano alcuni elementi di mutualità e sussidiarietà che sono fondamentali per il sistema calcistico e sportivo”, rimarca il ministro. “Non tutto si misura con le risorse, ma senza risorse non si misura niente. Bisogna tenerne conto con un dialogo molto più sereno e propositivo e non con quella contrapposizione che non sempre fa bene al decoro. Io credo che un grande fenomeno debba anche essere educativo. Dal confronto di oggi che è sembrato più uno scontro che un confronto, abbiamo pochi esempi da prendere. Mi auguro che avvenga nei giorni a venire. E’ lunica cosa che ho dichiarato oggi perché credo che un ministro debba essere al di sopra della parti. Intervenire oggi sembra quasi essere di una parte o dell’altra ed non io voglio né di una parte né dell’altra”.