Serie A

L’Atalanta si candida per lo Scudetto: Napoli capolista travolto 3-0 al ‘Maradona’

Ademola Lookman Atalanta
Ademola Lookman - Foto Antonio Balasco / IPA Sport / IPA

Nella casa della capolista c’è una candidatura in più per lo Scudetto: l’Atalanta batte 3-0 il Napoli al ‘Maradona’, dove fin qui gli uomini di Antonio Conte avevano trovato il 100% di successi in questo campionato. Rimarranno due quindi le volte in cui il Napoli è riuscito a trovare la vittoria in tutte le prime sei gare interne in una stagione di Serie A (nel 1930/31 e nel 1987/88) nella storia (dati Opta). Troppo forte l’Atalanta. Troppo forti quei due lì davanti: Ademola Lookman, quattordicesimo al Pallone d’oro e autore di una doppietta, e Mateo Retegui, sempre più capocannoniere della Serie A con la (bellissima) rete del tris definitivo. Sono ventinove i gol segnati in totale dall’Atalanta, undici in più del Napoli, che continua però ad avere tre punti in più nonostante la sconfitta.

Un risultato che parte dalle scelte iniziali. Antonio Conte sceglie la via della continuità dopo la vittoria di Milano: Lukaku al centro dell’attacco, Politano e Kvaratskhelia ai suoi lati, McTominay a supporto. Gasperini invece cambia e le sue mosse non sono banali: Retegui, capocannoniere del campionato, parte dalla panchina. In attacco ci sono De Ketelaere e Lookman, con Pasalic trequartista. La scelta è premiata dopo dieci minuti. Un tocco di testa di De Ketelaere offre a Lookman il tiro al volo ravvicinato e il nigeriano non perdona Meret. La reazione è immediata e affidata a McTominay che carica il destro da fuori area e colpisce il palo. L’Atalanta è straripante e al 31′ raddoppia sempre sul solito asse. De Ketelaere serve Lookman che stavolta fa praticamente tutto da solo: si sposta il pallone col destro e da fuori area trafigge Meret con un tiro angolato.

Al 62′ Conte prova a dare una scossa. Dentro Raspadori e Ngonge, fuori Gilmour e Politano. McTominay arretra quindi vicino ad Anguissa in mediana, mentre l’azzurro si posiziona alle spalle di Lukaku. Ad andare più vicino al gol però è Buongiorno di testa, ma Carnesecchi chiude la saracinesca dopo una deviazione di Ruggeri. Al 76′, dopo un contropiede sprecato da Lookman, Gasperini richiama De Ketelaere e il nigeriano, inserendo Samardzic e Retegui. Sei minuti dopo Conte boccia Lukaku e sceglie di affidare l’assedio finale a Simeone. Un assedio vero e proprio però non c’è, perché l’Atalanta si difende con ordine e trova anche il terzo gol. Una magia di Retegui: l’azzurro sfrutta un cross di Bellanova e con un tiro al volo ad alto coefficiente di difficoltà lascia di stucco Meret. Il miglior modo per dare un segnale forte a tutto il campionato.

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