Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera ha invitato Figc e Lega Serie A a uno “sforzo di maturità” per evitare che quello attuale si riveli “un punto di non ritorno“. “Come ha correttamente sottolineato il ministro dello Sport Andrea Abodi, la Figc non sia parte in causa ma si ponga responsabilmente al di sopra delle parti trovando quella mediazione ancora possibile con la Lega di serie A. Sia innanzitutto il presidente Gabriele Gravina, da giorni al centro di articoli di stampa che mettono in dubbio la sua imparzialità, a farsi carico di questo onere” ha dichiarato Mulè.
Non è poi mancato un ultimatum: “Entro domani questa mediazione, sulla scorta di una norma di legge approvata dal Parlamento, va raggiunta. In caso contrario, non ci sarà spazio per inopportuni richiami al principio dell’autonomia dello sport impossibile da perseguire dal momento che ci si troverà in presenza della violazione di una legge dello Stato“. Infine, Mulè ha concluso: “La fine, in questo caso, è nota: saranno il parlamento attraverso gli atti previsti e i tribunali con i pronunciamenti conseguenti a dover dare seguito alla legge e colmare il vulnus. E sarà, purtroppo, l’ennesima sconfitta per il mondo del calcio“.