Guai a sottovalutare il Venezia, perché quando è Davide contro Golia e non c’è nulla da perdere possono nascondersi le più grandi insidie, ma Simone Inzaghi è obbligato a un turnover essenziale in un periodo in cui si gioca – come spesso capita – ogni tre giorni e le energie vanno centellinate. L’Inter, poi, si gioca tanto in campionato, è vero, ma con qualche seconda linea può serenamente archiviare i tre punti contro i lagunari, reduci peraltro da una bella vittoria con rimonta da 0-2 nell’infrasettimanale e per questo carichi a molle, e proiettarsi alla Champions, dove c’è da ospitare l’Arsenal mercoledì, per poi pensare anche allo scontro diretto col Napoli. Una settimana importante e per forza di cose bisogna fare delle scelte: è chiaro che stando al blasone e al livello dell’avversaria, se si può far rifiatare qualcuno è proprio questa sera nella prima delle tre partite consecutive a San Siro in otto giorni.
E’ per questo che la ThuLa verrà messa da parte una volta tanto e sarà Taremi a prendere il posto di uno dei due: lui lo merita, Arnautovic per il momento un po’ meno e dovrà aspettare il suo momento. Poi, altre scelte dovranno essere fatte in mezzo al campo: Calhanoglu è recuperato, Asllani però può giocare. E poi, c’è anche un Frattesi che non può proprio essere tenuto fuori e che cerca spazio con la sua verve offensiva. L’unico assente, che sarebbe peraltro tornato molto utile per far rifiatare Dimarco, è Carlos Augusto e allora è sulla destra che Inzaghi potrà ruotare meglio. In ogni caso, al di là degli interpreti, conterà l’atteggiamento: l’Inter ha qualcosa da farsi perdonare dai propri tifosi per quanto successo a San Siro una settimana fa con la Juventus e servirà una vittoria – e anche convincente – contro una delle candidate a lottare per la salvezza fino all’ultima giornata per rilanciare l’euforia all’interno dell’ambiente nerazzurro.