“Non siamo riusciti a portare il risultato fino in fondo. Inoltre mi aspettavo riuscissimo a pulire i palloni riconquistati al Bologna. Grande merito a loro che sono molto bravi a riaggredire gli avversari, ma mi aspettavo che potessimo avere più occasioni per fargli male“. Queste le parole di Luca Gotti, tecnico del Lecce, al termine della partita contro il Bologna. “La chiave per noi erano le ripartenze. Nel secondo tempo, tra l’altro, la partita si era incanalata in maniera diversa e confidavo potessimo mettere in difficoltà il Bologna anche in altro modo. Alla fine ci siamo abbassati troppe volte. Io sono molto contento di Krstovic. Dorgu invece oggi è stato scelto in quella posizione per dare compattezza e solidità al centrocampo con un giocatore che ha compattezza e velocità per l’azione offensiva”.
Un commento sulla comunità leccese: “La realtà di Lecce è meravigliosa. E’ una realtà figlia della voglia di pianificare, programmare, provare e riuscire con quello che si può, senza mai fare il passo più lungo della gamba“. Poi: “Sansone sta migliorando la sua condizione, ma si porta dietro ancora qualche paura visto che ha avuto un problema alla colonna vertebrale e la fase del contrasto e del gioco aereo lo mette ancora involontariamente in difficoltà. Oggi non volevo rischiarlo prima perché avrei anche dovuto sostituire giocatori che stavano facendo bene, ma volevo appoggiarmi alla saggezza di due giocatori come Rebic e Sansone”. Infine: “C‘è un Lecce dello scorso anno e un Lecce del nuovo campionato. Sono partiti 4 o 5 giocatori e ne sono arrivati altri, quindi si stanno ricercando nuovi equilibri. Adesso siamo in questa fase di gioco e di campionato, ma non è detto che non proveremo altro da qui alla fine del nostro percorso”.