Serie A

Lukaku-Kvaratskhelia, il Napoli espugna San Siro col 7° clean sheet: Milan ko con tanti assenti

Kvicha Kvaratshkelia Napoli
Kvicha Kvaratshkelia - Foto Fabrizio Carabelli / IPA Sport / IPA

Un Napoli con classe, fiducia e autostima. Un Milan con tanti assenti e una qualità in questo momento inferiore a quella degli uomini di Conte. Il risultato a San Siro è uno 0-2 che premia i partenopei, sempre più primi in classifica con 25 punti che rappresentano l’ennesimo segnale di forza alle inseguitrici: l’Inter (18) dovrà rispondere ad Empoli, mentre la Juventus (17) sarà impegnata in casa contro il Parma. Decisive le reti di Lukaku e Kvaratskhelia per trovare l’ottava vittoria in dieci partite. Provvidenziale anche Meret che regala il settimo clean sheet in campionato ai partenopei. Con cinque reti quella azzurra è la miglior difesa del campionato, alla pari con la Juventus, e non è bastato un Milan ferito per perforarla.

Il Napoli si è presentato a San Siro con numeri eloquenti: è rimasto imbattuto in otto delle ultime nove trasferte di Serie A contro il Milan, anche se ha perso la più recente, 0-1 lo scorso 11 febbraio, quando fu un gol di Theo Hernandez a decidere il match. L’esterno francese è uno dei grandi assenti della squadra di Paulo Fonseca, che deve rinunciare anche allo squalificato Reijnders e al febbricitante Pulisic, oltre all’infortunato Abrahan, mentre Leao parte dalla panchina per scelta tecnica. L’assenza più pesante è quella di Theo. Nelle ultime tre stagioni, come si legge nelle statistiche della Lega Serie A, tra tutte le competizioni (dal 2022/23), il Milan ha vinto il 54% delle partite con il francese in campo (54 su 101), segnando 1.9 gol in media, mentre senza di lui la % di successi dei rossoneri cala fino al 29% (4 su 14). Servono cinque minuti per il primo gol. Ed è un capolavoro di Romelu Lukaku che vince il duello di sportellate con Pavlovic e a tu per tu con Maignan non sbaglia. Al 17′ il Milan è pericoloso con Musah, mentre due minuti più tardi è Chukwueze ad impegnare Meret. Al 27′ altra chance, dopo un’uscita palla sbagliata dei partenopei, ma Musah non sfrutta il regalo e favorisce l’uscita di Meret.

Il Napoli non è perfetto, ma in qualche modo si salva. E al 43′ trova anche la magia del 2-0. Merito di Khvicha Kvaratskhelia che al 43′ parte dalla sinistra, si accentra e lascia partire un tiro che sorprende Maignan. Serve una reazione ai rossoneri ad inizio secondo tempo. E la reazione dirompente, feroce, da Milan, c’è. Ma la sfortuna, quella no, proprio non accompagna la squadra di Fonseca. Al 48′ Chukwueze crossa sul secondo palo per Morata, che sguscia a Buongiorno e schiaccia di testa, battendo Meret. San Siro esulta, ma il Var ravvisa un fuorigioco. Fonseca ridisegna il Milan al 62′. Musah fa il terzino destro, con Loftus-Cheek che scala al fianco di Fofana e Pulisic che si posiziona nel ruolo di trequartista, mentre l’altro neo entrato Leao prende il posto di Okafor sulla sinistra. La situazione però non cambia. Conte corre ai ripari inserendo Mazzocchi al posto di Politano e passando al classico 3-5-2. Il Milan è pericoloso all’82’ con Leao, ma fa troppo poco per sperare di mettere le basi per la rimonta contro la capolista. Si tratta della terza sconfitta in Serie A per il Milan, che cade dopo due vittorie di fila tra Champions e Serie A. “Siamo ancora in corsa per lo Scudetto”, aveva detto Fonseca alla vigilia. La sensazione è che manchi ancora qualcosa ai rossoneri per sperare di competere per l’obiettivo più alto.

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