“Domani affronteremo la squadra campione d’Italia. Noi lavoriamo per essere perfetti, e la perfezione non esiste, quindi proviamo ad avvicinarci il più possibile. Se vogliamo uscire con un risultato positivo dovremo esserlo sotto tutti i punti di vista, il 100% potrebbe non bastare. Bisogna recuperare per dare più del nostro massimo per ottenere un risultato positivo contro la squadra che lo scorso anno ha vinto lo Scudetto e due anni fa ha giocato la finale di Champions League con il Manchester City senza meritare di perderla. Dobbiamo ragionare sul valore dell’avversario”. Lo ha detto il tecnico dell’Empoli, Roberto D’Aversa nella sala stampa Antonio Bassi del Carlo Castellani alla vigilia della sfida contro l’Inter. Sulla formazione: “Ci sono ancora più di 24 ore, valuterò domani mattina il recupero – spiega -. Oggi, devo dire la verità, ho visto i ragazzi meglio di come pensavo. La gara di Parma? Bisogna sempre ragionare su chi siamo e dove siamo partiti, se non c’è soddisfazione se facciamo punti su un campo come Parma commettiamo un errore. Nel primo tempo potevamo concretizzare di più quello che abbiamo prodotto. E poi ci sono gli avversari, il Parma aveva cambi che non hanno fatto abbassare l’intensità. E poi ci sono stati tre ragazzi che sono scesi in campo non al meglio a dimostrazione del loro senso di appartenenza e di attaccamento”.
“Questa è una gara – ha concluso – che a livello di motivazioni si prepara da sé. Domattina valuteremo eventuali recuperi, ad oggi l’undici di partenza non è ancora deciso: devo valutare il dispendio energico dei ragazzi, ci sono più di 24 ore per farlo. L’Inter stessa vinceva 4-2 e poteva segnare più di quattro gol e poi ha pareggiato 4-4. Significa che in questo campionato il livello di attenzione e di guardia deve restare lo stesso per 95 minuti. Le gare successive con Como e Lecce? Ragioniamo su questa poi penseremo alle altre. Vero che l’Inter lo scorso anno ha vinto lo Scudetto ma credo che in campo si possa fare risultato con chiunque, non c’è nulla di impossibile: fare calcoli è il più grosso errore che si possa fare e l’esperienza sia da giocatore che ora da allenatore mi ha sempre dimostrato che bisogna pensare all’obiettivo primario, cioè la gara di domani. Poi dopo ragioneremo sulle altre”, le parole di D’Aversa.