BOLOGNA (4-3-3)
Mirante 5
Esce a vuoto con un errore banale e si fa superare ingenuamente in occasione del raddoppio di Lulic. Decisivo invece a deviare sul palo il tentativo di Immobile.
Krafth 5
Si preoccupa di controllare il proprio orticello senza mai provare qualche sortita sulla fascia. Luis Alberto lo mette in difficoltà, infilandosi tra le linee.
De Maio 5.5
Si occupa di far partire il gioco del Bologna dalla retroguardia, ma non è particolarmente preciso pur non commettendo errore decisivi.
Helander 5.5
Nel primo tempo, Immobile lo fa impazzire e non lo prende mai. Migliora nella ripresa e cerca di rendersi anche pericoloso con un paio di colpi di testa.
Masina 5
Il fallo su Milinkovic-Savic in area gli costa un calcio di rigore per gli avversari e un’ammonizione. Perde senza replica il duello con Marusic sulla corsia.
Pulgar 5.5
Agisce da collante tra il centrocampo e l’attacco, cerca di inserirsi tra le linee pur non trovando spesso linee di passaggio. Se non fosse per Lulic, il gol sarebbe porterebbe la sua firma.
Crisetig 5.5
Il cervello del Bologna, fa partire la manovra felsinea anche se non con troppa precisione. Spesso subisce il peso dei due centrocampisti della Lazio che lo chiudono. (Dal 69′ Falletti 6: esordio assoluto in Serie A, non male per la giovane età con un paio di buone iniziative).
Donsah 5
Non riesce a garantire quantità e inserimenti a centrocampo, tanto che Donadoni lo richiama in panchina prima del termine del primo tempo. (Dal 42′ Nagy 6: ottimo impatto sulla gara, dà il via all’azione che porta all’autogol di Lulic).
Verdi 5.5
Si dà tanto da fare e ci mette la qualità, ma non sembra essere la serata giusta. Si fa vedere, inventa, ci prova da calcio piazzato ma è sin troppo fumoso.
Destro 5
Inconcludente per tutta la partita, non riesce mai smarcarsi dall’avversario, non si fa mai trovare al posto giusto nel momento giusto. Deludente.
Krejci 6
Chiamato a prendere il posto di Di Francesco, si rende protagonista di una buona prestazione. E’ l’unico pericoloso del Bologna, semina zizzania sulla corsia destra. (Dall’80’ Okwonko s.v.).
All. Donadoni 6
Deve far fronte a un’emergenza assoluta. Tre assenze in difesa, out pure Palacio in attacco, Di Francesco invece resta in panchina per l’azzeccata scelta di Krejci. Sceglie bene anche i cambi a partita in corso, il Bologna è protagonista di un’ottima ripresa ma non basta.
LAZIO (3-5-2)
Strakosha 6
E’ sveglio e intuitivo, quando serve il portiere risponde presente. Anche se non è granché impegnato per tutta la gara.
Bastos 6.5
Una prestazione sontuosa per il centrale, che alza il muro a protezione di Strakosha. Roccioso nelle chiusure, bravo a togliere le castagne dal fuoco senza troppi fronzoli.
De Vrij 6.5
Legge bene le traiettorie, è sempre puntuale ad anticipare gli avanti avversari. Con l’esperienza dell’olandese, non gli serve troppa fatica per far la propria partita.
Radu 6.5
Ci mette l’esperienza e tutto il sacrificio possibile. Il romeno scende in campo nonostante un attacco febbrile e non sfigura, a ulteriore testimonianza di una stagione straordinaria.
Marusic 6.5
Sfreccia come un pazzo sulla corsia destra, punta il fondo e si fa trovare anche in profondità dai compagni. Duetta che è una meraviglia con Luis Alberto. (Dall’88’ Patric s.v.)
Parolo 6
Si divora un clamoroso gol al fotofinish, che lascerebbe vivere in tranquillità gli ultimi minuti di gara. Fa buon filtro a centrocampo e regala una prova di sostanza.
Leiva 6.5
Nella serata dei pali, non manca di colpire anche lui il legno sugli sviluppi di un corner. Gestisce senza patemi la manovra biancoceleste, recupera palloni e li smista senza badare all’eleganza.
Milinkovic-Savic 7
Dopo Chievo e Nizza, mette il timbro pure a Bologna. Gli bastano quattro minuti e un piattone di destro per firmare il vantaggio biancoceleste. Si procura anche il calcio di rigore poi fallito da Immobile.
Lulic 5.5
Gioie e dolori. Approfitta dell’errore di Mirante per raddoppiare con un pallonetto di testa. Poi compromette tutto con un fantozziano autogol. Esagerata la reazione nei confronti di Inzaghi al momento della sostituzione. (Dal 64′ Lukaku 6: torna in campo dopo l’infortunio a sostituire un Lulic in crisi. Ci mette il solito fisico e tanta corsa).
Luis Alberto 6.5
Come al solito si muove sulla trequarti tra le linee, si infila negli spazi e cerca sempre la verticalizzazione. Dai piedi dello spagnolo partono le azioni che portano ai due gol laziali. (Dal 72′ Nani 6.5: con un paio di belle giocate ricorda a tutti che giocatore è).
Immobile 6
Prende in pieno il palo col sinistro a botta sicura, scuote nuovamente il legno ma da calcio di rigore, non gli dà pace e fa pure il tris. Primo errore dal dischetto, eccezionalmente non va in gol. Una serata storta può capitare anche a lui.
All. Inzaghi 6.5
L’unica serata in cui, nonostante la vittoria, qualcosa sembra non aver girato perfettamente. Sarà la sfuriata di Lulic al momento della sostituzione o la sofferenza fino all’ultimo secondo. Fatto sta che porta a casa la settima vittoria consecutiva e continua un percorso straordinario che vede la Lazio al terzo posto in classifica.