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Francia, esperti ONU: “Il divieto di indossare l’hijab nello sport è discriminatorio”

Shana Grebo e Sounkamba Sylla
Shana Grebo e Sounkamba Sylla - Foto JEANNE ACCORSINI/SIPA / IPA

Il divieto dell’hijab nello sport in Francia è discriminatorio e deve essere cancellato“. Questo il pensiero di tre relatori speciali dell’ONU, che tramite un comunicato stampa hanno lanciato un appello al paese transalpino: “Le ragazze e le donne musulmane che indossano l’hijab devono avere pari diritti di partecipazione alla vita culturale e sportiva e a tutti gli aspetti della società francese di cui fanno parte“. Tali esperti delle Nazioni Unite – che non parlano a nome delle organizzazioni, pur avendo il mandato del Consiglio per i diritti umani, ritengono le decisioni delle federazioni francesi di calcio e basket di escludere le giocatrici che indossano l’hijab dalle competizioni “sproporzionate e discriminatorie“.

La neutralità e la laicità dello Stato non sono motivi legittimi per imporre restrizioni ai diritti alla libertà di espressione e alla libertà di religione o di credo” aggiungono gli esperti dell’ONU, per poi ribadire come tali misure “violino il loro diritto di manifestare liberamente la propria identità, religione o credo in privato e in pubblico e di prendere parte alla vita culturale“. In conclusione, viene chiesto alla Francia di adottare ogni misura possibile per proteggere le donne che indossano l’hijab e di garantire i loro diritti. A riportarlo è Le Parisien.

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