Nel primo turno dell’ATP 500 di Vienna l’argentino Diego Schwartzman sconfigge in tre set il nostro Fabio Fognini. Finisce 6-1 2-6 6-2 in 1 ora e 26 minuti. Il sudamericano gioca con attenzione per tutto il match e alla fine ha la meglio su un falloso Fognini. L’azzurro non gioca di certo una cattiva partita, molti gli errori ma anche un set vinto, però alla fine paga dazio perdendo per la prima volta in carriera con Schwartzman. L’argentino, fresco finalista del torneo di Anversa, sta avendo un ottimo stagione sul cemento indoor. Il giocatore di Buenos Aires proprio in questi giorni ha toccato il suo best ranking che attualmente è la posizione numero 25 del ranking ATP. Al prossimo turno Schwartzman se la vedrà con lo spagnolo Pablo Carreno Busta.
LA CRONACA – L’avvio di partita è completamente a favore dell’argentino che fin da subito trova il break. Fognini sbaglia ripetutamente e Schwartzman non è li ad aspettare. A livello il tattico il sudamericano si muove molto bene sul campo anticipando quasi sempre le intenzioni dell’azzurro. Il ligure dalla sua non riesce ad in incidere sul rovescio del rivale a causa dei numerosi gratuiti. Il tutto procede fin troppo velocemente e di possibilità per Fabio non se ne vede neanche l’ombra. Nonostante le bassissime percentuali di Schwartman sulla prima, appena 35%, Fognini non riesce comunque ad entrare. Alla fine arriva un secondo break e la luce si spegne. Finisce: 6-1 in appena 24 minuti.
All’alba del secondo set ciò che davvero spaventa i tifosi italiani è il linguaggio del corpo del ligure. Fabio non si arrabbia e non protesta ma è costantemente in ritardo su ogni palla e negli occhi sembra un po’ spento. Tutto sembra stare navigando in una direzione chiara, fino a quando Fognini, vincente dopo vincente, morso dopo morso, riesce a raggiungere un’insperata palla break. A quel punto esce la luce: l’azzurro prima si porta avanti e poi consolida il tutto con la battuta. La partita gira completamente e adesso Schwartzman sembra in balia dell’avversario. In un attimo si vola sul 5-2. A livello tecnico tutta la differenza sta nel numero di errori che per Fabio sono molto diminuiti. L’argentino non regge più botta e l’italiano manda la partita al terzo set: 6-2 in 34 minuti. Tutto completamente ribaltato.
Il terzo parziale è quindi quello della verità. La partita, strana per andamento, continua a non avere punti di riferimento stabili. Schwartzman, che fino a pochi minuti prima era praticamente con la testa sotto terra, trova nuove energie e inaspettatamente centra il break in risposta. Tutto si è di nuovo capovolto e adesso Fognini deve inseguire. Il miracolo questa volta gli diventa arduo e l’argentino ruba addirittura per la seconda volta il servizio all’avversario. Gli errori per Fabio sono tornati ad essere troppi. Alla fine Schwartzman chiude: finisce 6-1 2-6 6-2 in 86 minuti.
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