Quarta vittoria consecutiva, sei clean sheet complessivi e sedici gol fatti con il primo posto che rimarrà in cassaforte almeno per un altro turno. Anche il Lecce cade al ‘Maradona’ e il Napoli, vincendo 1-0, si presenta con lo stato d’animo ideale alla partita di martedì prossimo contro il Milan. Da inizio settembre 2024, i partenopei hanno concesso una sola rete in Serie A (al pari della Juventus) e nei big-5 campionati europei solo il Lipsia ha fatto meglio (zero gol subiti). La prestazione contro i giallorossi non è esaltante, ma in difesa i partenopei concedono poco e alla fine è Di Lorenzo a realizzare il gol dell’1-0 definitivo facendo le veci in zona rete di un attacco inizialmente rivoluzionato.
Dal 1′ giocano Neres e Ngonge ai lati di Lukaku. Partono dalla panchina Kvaratskhelia e Politano. Al 14′ è proprio Ngonge a provarci con il sinistro dal limite, ma Falcone blocca sicuro. Sono comunque i primi segnali di vivacità dell’ex attaccante del Verona, che si affaccia più volte dalle parti del portiere giallorosso. Al 26′ Ngonge mette lo zampino anche nell’azione del gol annullato a Di Lorenzo: il jolly d’attacco calcia di potenza ma Falcone respinge, Olivera serve un assist involontario a Di Lorenzo che devia in rete. Il capitano del Napoli si trova però in posizione di fuorigioco. Nel primo tempo di Ngonge c’è un altro tiro al 42′: potente, ma centrale, Falcone alza in corner.
Non è un monologo il primo tempo dei partenopei. Al 34′ anche il Lecce va vicino al gol. L’occasione ce l’ha Baschirotto su corner dalla destra, ma Meret salva in tuffo sul suo colpo di testa. Al 57′ il primo cambio di Conte: fuori Ngonge, dentro Politano. Due minuti prima però era stato Lukaku a divorarsi il gol dell’1-0: Rrahmani fa sponda di testa,il belga Lukaku da pochi metri in precario equilibrio manda altissimo di controbalzo. Il gol è rimandato al 73′: su calcio d’angolo stacca di testa McTominay, Falcone interviene ma sul tap in Di Lorenzo insacca. La reazione del Lecce è affidata a Krstovic che tenta il tiro dalla distanza, senza però inquadrare la porta di Meret. Pochi spunti, Rebic regala un po’ di brillantezza, ma la retroguardia dei partenopei fa buona guardia. Rimangono i problemi offensivi del Lecce, che è la squadra ad aver segnato meno reti nei maggiori cinque campionati europei 2024/25 (tre). Non era la partita contro il Napoli capolista l’ideale per costruire le basi della svolta degli uomini di Gotti.