“Se qualcosa può andare storto, lo farà“. Si possono ormai riassumere con la legge di Murphy i sorteggi dei tabelloni per Jannik Sinner, al quale non sembra andarne bene una. I numerosi titoli conquistati nel 2024 dal tennista azzurro potrebbero far pensare a cammini in discesa o a percorsi privi di insidie, invece dando un’occhiata agli avversari che ha incontrato (o avrebbe potuto incontrare, tabellone alla mano) emerge chiaramente il contrario. Non è stato da meno il Masters 1000 di Parigi-Bercy, l’ultimo ‘Mille’ della stagione, in cui il numero uno al mondo ha pescato nuovamente le due peggiori teste di serie possibili, vale a dire la #3 e la #5. Per lo meno dal suo lato di tabellone non ci sono Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev, quindi finalmente si potrà assistere a dei match diversi, ma il sorteggio non è stato minimamente benevolo col classe 2001, chiamato a sudare le proverbiali sette camicie per spingersi sino in fondo.
Accreditato di un bye al primo turno, già il debutto è da brividi. Sinner sfiderà infatti o Felix Auger-Aliassime o Ben Shelton, rispettivamente secondo e quinto giocatore fuori dalle teste di serie. Ma non solo, perché il canadese è uno specialista del cemento indoor (tutti e cinque i suoi titoli Atp sono arrivati su questa superficie) e l’americano non è da meno (proprio questa settimana è in semifinale a Basilea). Al terzo turno, Jannik può trovare invece Holger Rune, che a Parigi-Bercy si è laureato campione nel 2022, battendo nella strada verso il titolo ben cinque top 10. E anche se il danese non ha vissuto una stagione facile, resta pur sempre un avversario scomodo (questa settimana, peraltro, ha raggiunto la semifinale a Basilea).
Nei quarti di finale non può poi mancare la testa di serie numero 5, che per questo torneo non sarà Medvedev bensì Taylor Fritz, un giocatore che il miglior Sinner sconfiggerebbe in maniera relativamente facile ma che comunque non si batte da solo. E soprattutto un avversario neanche lontanamente paragonabile ad esempio al possibile rivale di Alcaraz nei quarti, ovvero Casper Ruud. Qualora Sinner dovesse riuscire ad approdare in semifinale, sul suo cammino potrebbe trovare Alexander Zverev, terza testa di serie. Il curriculum del tedesco sul veloce indoor è eloquente: sette titoli, di cui due alle Atp Finals e uno nell’Atp 500 di Vienna, e anche una finale (persa) nel Masters 1000 di Parigi-Bercy. Qualcuno potrebbe obiettare che l’altro possibile avversario, Daniil Medvedev, questo torneo l’ha vinto (proprio in finale con Zverev), ma ormai appare piuttosto chiaro di come il russo per battere Sinner abbia bisogno di una sorta di miracolo sportivo.
Infine, per Sinner potrebbe esserci la tanto attesa finale con Carlos Alcaraz, per alimentare la rivalità e magari prendersi la rivincita in un torneo ufficiale visto che il Six Kings Slam non conta. Il torneo di Bercy, essendo l’ultimo importante della stagione, regala però spesso sorprese e non è da dare per scontato che i migliori arrivino avanti. Detto ciò, il favorito non può che essere Sinner, che è nettamente il miglior giocatore al mondo in queste condizioni di gioco ed è più determinato che mai ad approcciare nel migliore dei modi – oltre che a prolungare la sua striscia di vittorie – le Atp Finals e le Finali di Coppa Davis.