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Questo Musetti è uno spettacolo, ma per la finale serve un’altra prova maiuscola contro Draper

Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti - Foto IPA

Non sappiamo dove Filippo Volandri abbia visto la partita di ieri, ma una cosa è certa: dopo il match point con il quale Lorenzo Musetti ha sconfitto Alexander Zverev gli sarà sicuramente uscito uno spontaneo sorriso a 32 denti. Il tennista carrarino ormai da mesi è il vero candidato alla posizione di n°2 accanto a Jannik Sinner per le Finals di Malaga, ma un’affermazione di questo tipo è una di quelle che tende a togliere anche ogni dubbio rimasto. Lorenzo ha giocato la sua migliore partita di sempre su un campo veloce indoor, su questo non c’è neanche da discutere. E dopo terra rossa ed erba, iniziano ad arrivare con un buona continuità i risultati anche sul cemento. Progressi enormi, quelli fatti dal tennista carrarino negli ultimi mesi, a livello mentale ma anche tecnico-tattico. E la classifica che continua a migliorare è solo una logica conseguenza.

Un successo in rimonta, contro il n°3 al mondo, sulla superficie più ostica. Il tutto giocando il proprio tennis, senza snaturarsi. Decisi miglioramenti in risposta, il solito gioco vario che ha finite per mandare in tilt Zverev all’ennesima palla corta millimetrica. C’era tutto il genio del carrarino ieri sul campo centrale di Vienna. Ma oggi è un altro giorno e c’è un ostacolo altrettanto ostico in Jack Draper. Il 2024 è stato l’anno della svolta anche per lui, vincitore del suo primo titolo ATP, semifinalista in uno Slam e fresco di debutto in top-20 (ma a fine settimana potrebbe essere già top-15). Le insidie per Lorenzo sono tante, a partire dai colpi mancini del suo avversario che tendono a creargli non pochi grattacapi. I precedenti, a tal proposito, non sono frutto della casualità: Draper ha vinto in due set lo scorso anno Sofia e nel 2022 gli aveva rifilato un secco 3-0 alle Next Gen Finals. In entrambi i casi si giocava in condizioni abbastanza simili a queste austriache.

In palio per Musetti ci sarebbe la quarta finale stagionale a livello ATP e senz’altro l’allievo di Simone Tartarini ci sta pensando, desideroso di andare a giocare per il titolo e sfatare questo pesante record di 0-3 (che diventa 0-5 includendo i challenger di Cagliari e Torino) negli atti conclusivi di questa annata. Che poi, anche se non è presente nel libro delle statistiche dell’ATP, una finale in realtà quest’anno l’ha vinta e non la scambierebbe mai con quelle del Queen’s, Umag o Chengdu. Il riferimento è al match che valeva la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Parigi, of course. Per Draper, invece, in questo 2024 ci sono già la vittoria a Stoccarda e la sconfitta in finale ad Adelaide. Anche i bookmakers si sbilanciano abbastanza in favore del classe ’01 di Sutton. L’appuntamento è alle ore 15:00. A prescindere da come andrà a finire, questi due sono garanzia di spettacolo.

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